“Caro voli”, fondo ministeriale per contrastare i costi. Oggi da Roma a Palermo 493 euro

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“È un fatto inaccettabile e scandaloso, continueremo la nostra battaglia fino in fondo. Non faremo sconti a nessuno, così come lavoreremo per privatizzare gli aeroporti: più vettori e più efficienza nell’interesse dei cittadini”. Questa l’ultima dichiarazione del presidente della Regione, Renato Schifani, sul caro voli da e per la Sicilia. Facendo una simulazione di acquisto per un volto in data di oggi, sui motori di ricerca specializzati, la tratta Roma – Palermo viene venduta a 493 euro mentre quello che collega Roma con Milano a soli 54 euro. Due voli che percorrono quasi le stesse miglia aeree.

Incredibili le ingiustizie che i siciliani sono costretti a subire. Ieri della vicenda si è interessata anche la Commissione Bilancio della Camera che ha dato il via libera a un emendamento a firma della deputata messinese, Angela Raffa, Cinque Stelle, che istituisce un fondo ministeriale contro il caro voli per la Sicilia e la Sardegna. il fondo avrà una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e di 15 milioni a partire dal 2024.

L’intervento non è ovviamente risolutivo del problema, ma è un primo, passo in questa direzione. L’approvazione è stata resa possibile grazie alla riforma costituzionale votata nello scorcio finale della scorsa legislatura, con la quale è stato riconosciuto il principio di insularità nell’art. 119 della Costituzione della Repubblica Italiana. L’emendamento è stato firmato e sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari presenti in commissione. In termini pratici potrebbe voler dire una alta probabilità di approvazione da parte del plenum dell’aula e, quindi, la trasformazione in legge.

Un’ottima notizia per noi siciliani che, soprattutto in questi giorni, stiamo sperimentando sulla nostra pelle gli svantaggi della condizione di insularità con un caro tariffe dei voli aerei che ci sta penalizzando. In tato, tornando alle attività portate avanti dal presidente della Regione, è stato affidato il caso ‘caro voli’ ad un pool di legali.

Schifani ha chiesto quindi di rivolgersi all’antitrust, nell’ipotesi che le compagnie aeree stessero facendo cartello. Il Presidente della Regione, comunque, in base alle prerogative dell’articolo 22 dello Statuto Siciliano, potrebbe anche partecipare all’istituzione e alla regolamentazione dei servizi nazionali di comunicazione e trasporti terrestri, marittimi ed aerei che interessino la Sicilia.