Carlo Acutis sarà Santo, emesso decreto del Papa. Reliquie per ora ad Alcamo

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La chiesa cattolica avrà il suo primo santo millennial, Carlo Acutis, nato nel 1991 e morto, nel 2006, per leucemia. Proprio nei giorni in cui le reliquie del giovane milanese, alcune ciocche  di capelli, vengono venerate ad Alcamo nella chiesa del sacro Cuore, è arrivata la decisione di papa Francesco che ha autorizzato il dicastero delle Cause dei santi, l’organo della Chiesa cattolica che si occupa della proclamazione dei santi, a emanare il decreto riguardante la canonizzazione di quindici persone, tra cui appunto Carlo Acutis,  il primo santo della generazione dei millennial, cioè quella delle persone nate tra il 1981 e il 1996. Il processo con cui si viene proclamati santi, la canonizzazione, si conclude quando al beato viene riconosciuto almeno un miracolo. Carlo Acutis era stato nominato servo di Dio nel 2018 e beato nel 2020, dopo che gli era stata riconosciuta l’intercessione per un primo miracolo. Proprio ieri, invece, il dicastero ha riconosciuto un altro miracolo: la guarigione di una ragazza del Costa Rica residente in Italia, che nel 2022 cadde dalla bicicletta e riportò un grave trauma cranico.

Secondo il dicastero, la ragazza sarebbe sopravvissuta grazie all’intercessione di Acutis, dopo che la madre era andata in pellegrinaggio ad Assisi per pregare sulla sua tomba. Oltre che per il fatto di essere il primo santo di una generazione relativamente giovane, di Acutis si parla molto per via del fatto che viene definito da tempo come il futuro “santo protettore” di Internet che comunque ne ha già uno. Il motivo è che nella sua vita fu un assiduo utilizzatore degli strumenti digitali per evangelizzare e divulgare la fede cattolica. Nonostante la sua giovanissima età, il futuro santo Acutis progettò il nuovo sito internet per il volontariato dell’istituto Leone XIII, il liceo dei gesuiti di Milano che frequentava. Inoltre promosse e coordinò la realizzazione di spot sempre per il volontariato, e «organizzò anche il sito internet della Pontificia Accademia “Cultorum Martyrum”». Nell’ottobre 2006 si ammalò di leucemia promielocitica acuta, considerata la forma più aggressiva della malattia. Morì il 12 ottobre all’ospedale San Gerardo di Monza, e poi venne seppellito, come da lui richiesto, ad Assisi. Adesso diventerà santo e il decreto del santo padre è arrivato proprio durante la permanenza ad Alcamo delle reliquie del giovanissimo beato.