Da ieri sera alle 18 ha ripreso a funzionare il parcheggio Cerri che a Castellammare del Golfo serve soprattutto la zona di Cala Marina, ma non solo. Dopo un paio di settimane gli automobilisti hanno finalmente potuto godere di un’area in cui lasciare le autovetture in sosta evitando quindi il caos fra strade e stradine alla disperata ricerca di parcheggio. Per consentire a Nino Caleca, autorizzato dal tribunale alla gestione del sito, di accedere all’area e potere quindi riavviare l’attività, è stato però necessario l’intervento di un fabbro per rompere catena e lucchetto installate da Giuseppe Munna.
Il giudice, dopo la prima sentenza che aveva fatto chiarezza sulla validità del contratto di locazione, aveva emanato un altro provvedimento con cui autorizzava l’ufficiale giudiziario a dotarsi di un fabbro e della forza pubblica qualora il gestore uscente non avesse ottemperato al subentro di Caleca. Una situazione ingarbugliata e resa ancor più difficile dalle scelte del comune di Castellammare del Golfo. Il SUAP, infatti, pochi giorni prima del pronunciamento del tribunale di Trapani aveva autorizzato Giuseppe Munna a effettuare l’attività. Così è stato per una decina di giorni fin quando lo stesso ufficio comunale, alla luce della decisione del giudice civile, ha revocato l’autorizzazione.
Da quel giorno, però, l’accesso al parcheggio Cerri è rimasto sbarrato e il nuovo gestore, che poi è quello che già deteneva le autorizzazioni fino al 2020, ha dovuto ottenere un’altra sentenza per riappropriarsi del suo diritto. Ovviamente la controparte ha impugnato sia la prima che la seconda ordinanza. Probabilmente se il comune di Castellammare del Golfo avesse avuto con un po’ più di pazienza nell’attendere il pronunciamento del giudice, non ci sarebbe stato questo singolare tira e molla. In questa lunga e intrigata vicenda, inoltre, lo stesso ente locale aveva impiegato circa 7.000 euro per ottenere un parere legale sul contenzioso tra i due litiganti.