831 mila euro pe l’anno in corso, tre milioni e cento per il prossimo e un milione 400mila per il 2025. Queste le variazioni di bilancio approvate ieri dal consiglio comunale di Alcamo. Maggioranza unita e compatta, compreso il gruppo UDC del leghista Mimmo Turano, e soltanto tre astensioni da quella che dovrebbe essere l’opposizione. Le somme reinvestite per il 2023 riguardano soprattutto l’aumento dei costi per l’energia elettrica di uffici comunali e scuole (circa 250.000 euro) e 220.000 per fronteggiare l’aumento dei costi di smaltimento rifiuti presso la piattaforma di Trapani.
Al termine dei lavori e dopo l’approvazione delle variazioni al bilancio triennale del comune di Alcamo l’assessore alla programmazione finanziaria, Vittorio Ferro, ha esternato soddisfazione sia per il lavoro del consiglio comunale che per le modalità con cui l’amministrazione sta gestendo il ciclo della programmazione economica. Una variazione che consente all’Ente – continua l’assessore Ferro – di dotarsi delle risorse necessarie per mantenere gli equilibri di bilancio anche al verificarsi di eventi congiunturali quali l’aumento di costi energetici e di conferimento dei rifiuti” le variazioni hanno riguardato anche l’inserimento in bilancio dello stanziamento regionale per il Sicilian Wine Weekend che potrà fruire anche dell’intervento degli operatori economici privati per promuovere il Vino.
L’assessore Ferro ha poi parlato di due opere di cui una ha prodotto i primi passi nella notte dei tempi: la riqualificazione dell’ex villaggio regionale e della zona Sant’Ippolito con la costruzione di alloggi popolari a canone sostenibile. “Circa 6 milioni di euro per il triennio 2023/2025 per gli alloggi e per un grosso intervento di riqualificazione urbana grazie ad una rimodulazione di un ingente trasferimento regionale – ha spiegato Vittorio Ferro che è assessore dal 2016 – che era rimasto bloccato per un lungo periodo”. Un progetto che aveva mosso i primi passi nel 2009 e che ha poi portato anche al pagamento di una grossa somma come danni, da parte del Comune, alla ditta campopana Socim che aveva ricevuto l’appalto. Per concludere l’assessore Ferro a evidenziato soddisfazione per il milione di euro ottenuto dai fondi del PNRR per rimettere a nuovo e recuperare, non prima del 2025, lo stadio Sant’Ippolito chiuso già da due anni.