
L’estate 2024 è stata definita dagli scienziati la più calda di tutti i tempi. Il caldo continua portando temperature molto elevate che sfiorano i 37-40 gradi. E stando alle previsioni non si può stare allegri. Camminando per strada anche ad Alcamo sembra di attraversare un forno. Le previsioni non lasciano tempo alla speranza di refrigerio. Per le alte temperature si prevede un difficile rientro nelle aule scolastiche. Infatti molti istituti siciliani non sono attrezzati per affrontare le sfide climatiche. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, solo il 6% delle scuole in Sicilia è dotato di impianti di climatizzazione o ventilazione, un numero basso che evidenzia l’urgenza di interventi per garantire ambienti scolastici confortevoli. Il problema è emerso in questi giorni per oltre 22mila studenti di licei e istituti tecnici alle prese con gli esami di recupero. Il caldo aggrava una situazione già di per sé stressante. L’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano dichiara: “A cosa serve posticipare di soli tre giorni l’inizio dell’anno scolastico?” spiegando che la scelta di anticipare l’apertura delle scuole è stata presa per garantire più vacanze durante l’anno: “Abbiamo deciso di anticipare le lezioni per offrire più periodi di riposo, come le vacanze a partire dal 20 dicembre e un lungo ponte pasquale. È fondamentale che gli studenti abbiano dei momenti di pausa durante l’anno”.
Sulla mancanza di climatizzazione nelle scuole, Turano ha detto che la Regione non ha competenza diretta sugli edifici scolastici, ma può finanziare i progetti presentati da comuni e province. “Se un comune propone, ad esempio, un progetto per installare pannelli fotovoltaici per alimentare impianti di climatizzazione, la Regione può finanziare l’iniziativa”, ha spiegato. “Tuttavia, spetta ai sindaci e ai presidenti delle province attrezzare adeguatamente le scuole”. Se d’inverno puntuale arrivano scioperi per il mancato funzionamento dei riscaldamenti non è escluso che da lunedì si verifichi una situazione opposta: ovvero scioperi perché mancano i climatizzatori. Intanto il caldo continua e gli scienziati parlano di desertificazione in Sicilia, la siccità ne è un esempio, a causa dei cambiamenti climatici. Cosa stiamo lasciando alle giovani generazioni?