Anche il sito della Provincia di Trapani nel mirino degli hacker filorussi

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Impossibile raggiungere il sito. Questo il messaggio che gli utenti oggi ricevono tentando di entrare nel sito ufficiale del Libero consorzio di Trapani. La pagina internet, insieme a quelle del comune di Ragusa, Caltanissetta, Enna, del Comune di Catania e della Regione Puglia sono al momento sotto l’attacco degli hacker filo russi NoName057 che da nove giorni hanno preso di mira i siti istituzionali italiani, in risposta al discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Marsiglia. Il Presidente in quell’occasione aveva paragonato l’invasione dell’Ucraina alla politica di espansione territoriale della Germania nazista. Non si è fatta attendere la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova che aveva minacciato conseguenze per il nostro paese. Conseguenze che evidentemente si sono concretizzate in una vera e propria cyberguerra, con attacchi di tipo Ddos, che consistono nel saturare i siti con accessi sovraccaricandolo il sistema fino a farlo implodere. Tra i target della banda di hacker anche ministeri e forze di polizia (il Mit, la Guardia di Finanza), banche (Banca Intesa), aziende del trasporto (aeroporto di Linate, aeroporto di Malpensa, Siena Mobilità, Porto di Taranto, Porto di Trieste). Arriva subito la rivendicazione degli attacchi tramite i canali Telegram, che denota anche la soddisfazione per la riuscita dell’operazione: “La cybersecurity italiana – scrivono sui loro canali Telegram in inglese, italiano e russo – rimane un colabrodo!”. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che monitora costantemente il traffico, ha allertato tempestivamente i bersagli dell’offensiva e sta aiutando i rispettivi tecnici nella predisposizione delle opportune misure di mitigazione.