Aveva compiuto 93 anni lo scorso otto maggio ed abitava nella via Galatea. I funerali saranno celebrati domani alle 16 nella chiesa di San Paolo. Personaggio noto per le sue poesie che richiamano la civiltà contadina ma soprattutto gli artigiani anche si occupano di carretti e selle per i cavalli, dei quali Giuseppe Grillo era un vero e proprio artista. Il suo libro più famoso è “Na rosa pi Ciullu”, pubblicato nel 2004. Grillo è stato tra i fondatori, nel 1987, dell’associazione poeti dialettali “Cielo d’Alcamo”, presieduta dal compianto storico Carlo Cataldo. L’associazione è stata la naturale continuazione del Cenacolo dei poeti, fondato nel 1950. Giuseppe Grillo è stato tra i principali animatori delle riunioni di una quarantina di poeti che declamavano le loro opere dialettali. Ha raccolto anche testimonianze del passato agricolo e artigianale e ci teneva all’appellativo di “sellaio e carrettiere”. Attraverso la poesia in dialetto siciliano ha raccontato vicende, problemi improntati alla realtà quotidiana della civiltà contadina e non solo. Tra le sue poesie più note: “Puisia d’infanzia”, e “Tri sunetti pi tri picciriddi”.