Avrebbe presentato false domande di pagamento all’AGEA, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, per ottenere il riconoscimento dei contributi previsti dal regolamento europeo di sostegno nell’ambito della politica agricola comunitaria. Una truffa di da 130.000 euro. L’inghippo orchestrato da un imprenditore jatino sarebbe però stato scoperto dai finanzieri del comando di Partinico, diretti dal capitano Riccardo Valentino. Così le Fiamme Gialle hanno effettuato un sequestro a carico di un 50enne di San Cipirello, titolare di un’azienda agricola di San Giuseppe jato, operante nel ramo della coltivazione di cereali. In particolare i militari, esaminando la documentazione dell’impresa, hanno appurato come il titolare della ditta non fosse neanche in possesso dei requisiti per beneficiare degli incentivi, in quanto aveva perso la disponibilità giuridica del fondo, originariamente acquistato dall’IS.E.A. (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare) con patto di “riservato dominio” ma ritornato poi nella proprietà dell’ente per inadempienza contrattuale connessa al mancato pagamento delle rate di acquisto. Pertanto, nei confronti del titolare dell’azienda agricola, già denunciato alla Procura della Repubblica per truffa aggravata, l’autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo per equivalente di 83.493 euro, somma corrispondente a quanto indebitamente percepito quale contributo dall’AGEA. L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, rientra nell’ambito dei controlli volti a rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, al fine di tutelare gli imprenditori onesti che operano nel rispetto della legge, a difesa del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea.