Acqua ad Alcamo da Rakali entro ferragosto. 8 agosto stacca SiciliAcque per aumentare

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Hanno preso il via da alcuni giorni, dopo la firma del contratto fra il comune di Alcamo e la società cooperativa Acqua Rakali Partinico, i lavori per portare l’acqua potabile da un secondo pozzo di Billiemi alla condotta che già serve la cittadina alcamese. 450 metri di conduttura. La ditta incaricata dalla società partinicese ha quasi completato la cosiddetta pista e poi procederà alla posa della condotta. Intanto proprio questa mattina è arrivata dall’Assessorato Regionale delle Infrastrutture l’autorizzazione all’attingimento dal pozzo Rakali 2 che ci permetterà di portare 20 litri al secondo, per 9 anni come da contratto, al bottino di Alcamo, l’aggiunta ai 9 che continuano ad arrivare dal pozzo Rakali 1. Il nuovo approvvigionamento dovrebbe entrare a regime entro ferragosto. Intanto in città nessuno conosce più la durata dell’attesa per rivedere l’acqua scorrere dai rubinetti. La media è di 12/13 giorni ma in alcune zone di Alcamo si attende anche un mese. Una situazione di emergenza che ha portato il comune di Alcamo ad attivare il COC e quindi a richiedere, per le al pozzo di Rakali, lo status di lavori emergenziali. In pratica si potrà così lavorare anche sabato e domenica ed anche nelle ore più calde. Altra novità il distacco della fornitura di SiciliAcque per giovedì 8 agosto. La società, nel giro di meno di 24 ore, dovrebbe realizzare quella variante che aumenterebbe l’erogazione dell’acqua in favore di Alcamo fino a 45 litri al secondo. “L’acqua di Rakali – ha spiegato l’assessore Vittorio Ferro – – andrà a sommarsi ai gruppi sorgentizi Cannizzaro- Chiusa-Dammusi-Mirto che si attestano annualmente su una portata media di circa 70 litri al secondo ma che nel periodo di magra si riduce di circa il 50 %. Per questo e per svariate rotture – sostiene Ferro – i cittadini hanno dovuto subire un’eccessiva dilazione dei turni di erogazione”. Nono sono stati invece ancora avviati i lavori di revamping al sistema di pompaggio di Cannizzaro. Non sono ancora arrivati, infatti, i materiali necessari ad effettuare le opere.