Castellammare, Di Filippi aderisce a FdL. Sarà opposizione del ‘suo’ assessore? Difficile

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Non è la prima volta che nei consigli comunali si effettuano manovre poco comprensibili. Anche a Castellammare del Golfo la storia si ripete. Era già capitato tempo fa con la nascita del gruppo consiliare del movimento Via. Adesso i protagonisti sono stati Fratelli d’Italia e l’ex presidente del consiglio comunale Mario Di Filippi, rieletto con la lista ‘Oltre’ del sindaco uscente Nicola Rizzo. Nell’ultima seduta consiliare Di Filippi ha infatti dichiarato di aderire ufficialmente al partito di ‘Fratelli d’Italia’, un posizionamento politico, il suo, che da tempo era già noto. Adesso le dichiarazioni in consiglio comunale. Fin qui niente di strano. Quello che invece rientra in quelle situazioni incomprensibili è la parte del discorso in aula di Mario Di Filippi che ha annunciato che rimane all’opposizione, ma non opposizione miope e preconcetta ma minoranza attenta e puntuale.

“Nulla cambia in seno al consiglio comunale – ha spiegato l’ex presidente del consesso civico – dove i miei concittadini mi hanno eletto nel ruolo di opposizione a questa maggioranza. Mi ricollego ad una dichiarazione alla stampa del presidente Ancona che parla di buoni rapporti tra maggioranza ed opposizione perché più o meno siamo della stessa parte politica. Chiarisco – ha concluso Di Filippi – che le appartenenze politiche personali nulla influiscono sul ruolo di consigliere comunale di minoranza rispetto all’operato dell’amministrazione”.

Il consigliere comunale ha quindi concluso il suo intervento con un chiarimento che, ad onor del vero, chiarisce ben poco. Sembra improponibile, se non impossibile, che su argomenti importanti Di Filippi possa andare in contrasto con l’assessore Giovanni D’Aguanno, assessore in carica, e fondatore di ‘Fratelli d’Italia’ a Castellammare del Golfo. Una storia che, fra l’altro, si ripete.  Lo stesso D’Aguanno e l’ex vice-sindaco Cruciata, anni fa, furono ‘separati in casa’. Entrambi esponenti di ‘Diventerà Bellissima’, uno all’opposizione e l’altro in giunta.