Casa di riposo di Castellammare, nessun trasferimento. Tutti al loro posto, sospensiva del TAR

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I ventuno anziani ospitati presso la casa di riposo “Suor Maria della Croce’ e i rispettivi familiari possono tirare un grosso respiro di sollievo. Nessuno degli ospiti della struttura, che sorge a Castellammare del Golfo nei pressi della circonvallazione, dovrà fare le valigie. Tutti potranno rimanere al loro posto.

Dopo i sopralluoghi dei carabinieri del NAS e il provvedimento della Regione che aveva appurato la mancata iscrizione all’albo regionale delle case di assistenza per anziani, il comune della cittadina del Golfo era stato costretto ad emettere un’ordinanza di chiusura della struttura. Gli anziani avrebbero dovuto essere trasferiti entro il 10 di luglio. Invece, dopo il ricorso presentato al TAR dal legale della cooperativa ‘Suor Maria della Croce’ di Terrasini, l’avvocato Giuseppe Puleo, è stata disposta la sospensiva del provvedimento fino al 15 settembre prossimo quando il tribunale amministrativo entrerà nel merito della vicenda.

Nel frattempo il legale rappresentante della cooperativa terrasinese che gestisce l’omonima struttura per anziani   ha presentato la documentazione necessaria all’ente locale del Golfo e all’ASP di Trapani per ottenere la certificazione necessaria all’iscrizione della casa di riposo nell’albo regionale. Adempimento effettuato nella giornata di ieri dopo che i due anti, Comune e Azienda Sanitaria, avevano rilasciato venerdì i pareri favorevoli. Anziani ospiti e famiglie possono quindi tranquillizzarsi. Nessuno dovrà cambiare alloggio perché tutto sarebbe stato messo già in regola.

Resta la sanzione di 3.000 euro disposta dai carabinieri del NAS per alcune carenze igienico-sanitario, muffa in cucina e nei servizi igienici, e per la mancata autorizzazione per l’uso di un locale dell’edificio come cucina. La casa di riposo per anziani ‘Suor Maria della Croce’ fino al 2020 era gestita a Castellammare del Golfo dalle suore orsoline, ordine di cui faceva parte la fondatrice della struttura socio-assistenziale che è seppellita nel cimitero della stessa cittadina. Dopo il 2020 è subentrata la cooperativa di Terrasini.