Comitato 32: “Si faccia chiarezza sul nuovo ospedale di Alcamo”

0
190

Da oltre due anni portano avanti battaglie per una sanità pubblica efficiente in grado di dare risposte ai cittadini. Si tratta del Comitato Alcamo 32 che si è intestato diverse iniziative. Incontri all’Asp sulle carenze dell’ospedale San Vito e Santo Spirito. Un gruppo di cavalieri partiti da Castellammare per raggiungere il nosocomio alcamese. Operatori sanitari che si sono incatenati davanti al San Vito e Santo Spirito. Lettere e appelli alla mobilitazione. Critiche all’amministrazione comunale e ai parlamentari alcamesi. Il Comitato Alcamo 32, dopo avere appreso che l’originario stanziamento di 21milioni di euro basterebbe a costruire circa la metà del presidio sanitario in contrada San Gaetano, e non più l’intero edificio, prende posizione e chiede chiarezza. Punta l’attenzione sui ricorsi contro gli espropri da parte dei proprietari dei terreni perché il prezzo è ritenuto basso, temendo le lungaggini quando ci si rivolge ai tribunali.

Il nuovo ospedale è atteso da oltre 40 anni. Un progetto venne presentato nel 1980 in pompa magna al Comune ma poi non se ne diede seguito. Quello che dovrebbe sorgere in contrada San Gaetano è un presidio sanitario poliambulatoriale, il cui obiettivo è quello di offrire un servizio più ricco, completo ed articolato nelle varie divisioni che dovrebbero andare ad essere confermate o aprirne di nuove. Il Comitato Alcamo 32 chiede, chiede “agli organi competenti di informare i cittadini su tutti gli aspetti; spese, incarichi progettuali”. Insomma lo stato dell’arte di un iter iniziato otto anni fa e ancora molto lontano dal concludersi. “Il Comitato Alcamo32 manifesta la propria totale sfiducia – è scritto in una nota-e continua a sostenere che la priorità sia sempre più la piena funzionalità dei reparti attualmente esistenti nel nostro vecchio ospedale, afflitto dalla cronica e drammatica carenza di medici ed infermieri”.

Comunica inoltre “che sia il silenzio che la fiducia sono esauriti e che la gente merita le migliori cure che attualmente dipendono, e non sempre, inaccettabilmente da quanto è possibile spendere e da quanto è possibile farsi curare altrove. Invochiamo il rispetto della Costituzione”. Pronto a nuova mobilitazione