Riunione in Prefettura per la prevenzione dei rischi legati a fenomeni di dissesto idrogeologico. Un incontro convocato per effettuare un monitoraggio delle aree più a rischio della provincia e verificare lo stato degli interventi a tutela del territorio in relazione alla particolare fragilità di alcune zone. Al vertice in prefettura a Trapani hanno preso parte, anche attraverso collegamenti in videoconferenza, i Sindaci e i rappresentanti delle Amministrazioni comunali, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, del Dipartimento regionale di Protezione Civile, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino, Leonardo Santoro e l’Ingegnere Capo del Genio Civile, Ignazio Marino.
Nel corso dell’incontro il Prefetto Cocuzza ha richiamato la responsabile attenzione dei Sindaci, in qualità di Autorità locali di protezione civile, sulla necessità di assicurare – in vista dell’attuale stagione invernale – il costante e attento monitoraggio del territorio, la massima efficienza delle rispettive strutture di protezione civile quali i COC, che devono essere immediatamente attivati in caso di emergenza, nonché l’aggiornamento indifferibile dei Piani di Protezione Civile. Alla riunione hanno preso parte anche il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, e il comandante della polizia municipale e responsabile della protezione civile, Ignazio Bacile. Alcamo ha già adottato il cosiddetto Piano Speditivo per il monitoraggio capillare dei nodi idraulici già individuati e censiti.
E’ quindi partito il monitoraggio, con il coordinamento della Protezione Civile e i volontari delle Associazioni, per valutare le situazioni in cui intervenire nei casi di emergenza. A buon punto la formazione dei tecnici comunali. Uno dei nodi più a rischio è quello del torrente Canalotto per il quale, grazie a uno studio effettuato dopo un dettagliato volo di un drone, è stata presentata al Genio Civile e all’Autorità di bacino una ricognizione dettagliata dell’alveo e quindi un necessario intervento da 150mila euro per la rimozione di canneti e altra vegetazione che ostruiscono il normale deflusso dell’acqua. Intanto sono in corso i lavori per il ripristino e la messa in sicurezza della foce del torrente Canalotto e per il rinforzo dell’area tramite l’utilizzo di gabbioni di pietra. L’obiettivo è quello di evitare che eventuali eventi atmosferici possano compromettere gli argini già danneggiati del torrente.