Selinunte, interventi per un’accoglienza al parco4.0. Primo evento domenica per bimbi

0
302

Il Parco archeologico di Selinunte si rinnova e si prepara ad una stagione di ripresa che si annuncia intensa sin dalla primavera. Due importanti interventi effettuati nell’area antistante l’ingresso e nel front-office hanno radicalmente cambiato l’impatto offrendo al visitatore un’accoglienza moderna, 4.0. L’elemento di novità è l’attuazione di un nuovo modello operativo che punta sulla collaborazione pubblico-privato, attraverso forme di partenariato che coinvolgono l’imprenditoria locale e i singoli cittadini con il coinvolgimento diretto in forma di sponsorizzazione. Lavori in corso, quindi, che puntano al recupero dell’originario progetto del Parco di Selinunte, disegnato nel 1969 su un’idea dell’allora sovrintendente Vincenzo Tusa da Pietro Porcinai e Franco Minissi, che hanno immaginato il “nuovo” Parco e il suo ingresso secondo un’idea che non ha fino ad oggi visto una compiuta realizzazione.

Funzionalità e modernità su cui sta lavorando il direttore del Parco, Bernardo Agrò, che punta sul recupero filologico del progetto museografico dei due grandi architetti. “Ho puntato al disegno di un Parco che, pur conservando filologicamente la sua storia progettuale, guardasse al futuro – spiega Bernardo Agrò -. Si stanno costruendo nuovi percorsi sia archeologici che paesaggistici alla scoperta del parco a partire dal paesaggio agrario originario; poi le “colture culturali“, la coltivazione dei grani antichi, ulivi e vitigni. L’area monumentale di Selinunte è un unicum straordinario – ha detto Agrò – e la sua importanza è di livello mondiale: per questo deve essere dotata di servizi appropriati”. Il primo dei due interventi riguarda la risistemazione dell’area di ingresso a Selinunte con la piantumazione di nuovi alberi che cambieranno l’impatto visivo creando un vero e proprio preludio alla bellezza che si aprirà dinanzi agli occhi di chi sceglie visitare uno dei parchi più estesi d’Europa. Una vera e propria opera di riqualificazione, recupero e manutenzione dei giardini interni e delle aree esterne al Parco che ha ridisegnato il percorso di accesso all’area monumentale.

Il secondo intervento riguarda invece il miglioramento dei servizi di accoglienza, affidati a CoopCulture che sta lavorando ad una complessiva offerta culturale, alla definizione di nuovi percorsi di visita all’interno del Parco, a laboratori esperienziali per adulti e bambini e la realizzazione del progetto “Oltre il recinto” legato al territorio. Il primo di questi appuntamenti di primavera sarà proprio domenica prossima (27 febbraio) alle 11,30: una “caccia al tesoro” per bambini tra 6 e 12 anni che saranno invitati, dopo essere stati accolti da un archeologo, a cercare gli animali che di solito sono raffigurati sui vasi greci esposti all’antiquarium del baglio Florio.