L’iniziativa, un paio di anni fa, era partita da un’idea di Gino Pitò, vice-presidente del consiglio comunale di Alcamo e rappresentante del mondo cattolico. Poi l’approvazione all’unanimità della proposta nel giugno del 2019 e quindi, il 24 dicembre dello stesso anno, il massimo consesso alcamese approvò la relativa delibera di intitolazione.
Questa mattina, la piazzetta che sorge nella zona industriale di Sasi e che fino a qualche anno fa veniva assegnata ai circhi, è stata intitolata a Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei focolarini. Alla cerimonia hanno partecipato alcuni membri del gruppo cattolico, alcuni consiglieri comunali e assessori del comune di Alcamo, l’arciprete Aldo Giordano e il sindaco Domenico Surdi. Chiara Lubich, docente e saggista, è stato il primo presidente del Movimento dei focolari.
Nata a Trento, donna carismatica, sin dai primi anni quaranta ha rotto stereotipi della figura femminile portando la donna a una dimensione sociale e a un ruolo nella Chiesa cattolica fin ad allora inediti. L’unesco le ha conferito il Premio per l’Educazione alla pace 1996, il Consiglio d’Europa coil Premio Diritti Umani 1998.
È entrata nella storia della spiritualità contemporanea fra i maestri e mistici per la genuina ispirazione evangelica, la dimensione di universalità e l’incidenza culturale e sociale che caratterizzano il suo carisma, la sua spiritualità, il suo pensiero e la sua opera che hanno portato Chiara Lubich, nel 1943, a fondare il movimento dei Focolari, assolutamente innovativo a quell’epoca. Questa mattia l’intitolazione di una piazza periferica alla donna trentina.