Lo Zingaro 45 anni dopo, una marcia per ricordare, proteggere e includere (Interviste)

0
25

A 45 anni dalla storica Marcia dello Zingaro del 1980, che portò all’istituzione della prima riserva naturale in Sicilia, il sentiero che costeggia il mare tra Scopello e San Vito Lo Capo è tornato a riempirsi di passi, memoria e visioni per il futuro. Una manifestazione intensa e partecipata, promossa dalla direzione della Riserva, guidata da Pietro Miceli, ha reso omaggio a Franco Russo, pioniere dell’ambientalismo e anima della marcia originaria scomparso poche settimane fa: le sue ceneri sono state accolte all’interno della riserva e una targa ne ricorderà per sempre l’impegno e il coraggio. «Dobbiamo proteggere ciò che ci è stato consegnato – ha dichiarato il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto – Oggi camminiamo grazie a chi, come Russo, ha detto no alla cementificazione e ha lottato per difendere uno degli ultimi angoli di natura incontaminata della nostra terra. Il nostro compito è custodirlo e renderlo accessibile nel rispetto dell’ambiente».

Un messaggio condiviso dall’assessore regionale Giusi Savarino, che ha ribadito la volontà di ampliare le aree protette e investire sulla fruizione inclusiva delle riserve. Non a caso, al centro dell’iniziativa c’è stata anche l’inclusione: presentato il progetto “Clara”, ispirato al personaggio in carrozzina del cartone Heidi, pensato per rendere fruibili le aree protette anche alle persone con disabilità. L’associazione AccompagnAbili di Calatafimi Segesta, insieme al CAI e al GEI di Castellammare, ha proposto un percorso sensoriale da fare bendati, per “vedere” la natura attraverso l’udito, il tatto e l’olfatto, come fanno i non vedenti delle associazioni presenti. Tra i partecipanti anche l’onorevole Cristina Ciminnisi. La Riserva naturale orientata dello Zingaro, gestita dall’Azienda Forestale regionale, resta un simbolo di resistenza ecologista e di bellezza protetta.