L’alcamese Orlando torna in libertà, Riesame annulla 10 provvedimenti

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Francesco Orlando, imprenditore alcamese di 42 anni e titolare di diverse attività, soprattutto nell’ambito delle scommesse on-line, è stato scarcerato senza subire alcuna misura alternativa. Il Tribunale per il Riesame di Messina ha infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare a carico di Orlando, disponendone l’immediata scarcerazione. La decisione è giunta a seguito dell’accoglimento del ricorso presentato dal legale del 42enne alcamese, Valentina Castellucci del foro di Palermo. “Siamo soddisfatti per il risultato ottenuto – ha detto l’avvocata palermitana che da oltre quindici anni si occupa di procedimenti legati la gaming -. Questo è un primo passo importante per dimostrare l’estraneità di Francesco Orlando ai fatti contestati.”

L’imprenditore alcamese, molto noto anche negli ambienti del biliardo sportivo, soprattutto carambola, ritorna quindi in libertà, senza alcuna restrizione, ma resta ovviamente indagato in attesa di successivi sviluppi giudiziari. Secondo l’accusa e le indagini delle Fiamme Gialle di Messina il 42enne avrebbe preso parte all’organizzazione capeggiata dal messinese Lino Arcolaci in quanto referente/proprietario delle piattaforme di scommesse, illegali, Sport365, betsport96 e globlawin. Piattaforme che dopo qualche tempo cominciarono ad avere problemi di funzionamento.

Il Riesame, intanto, sta minando le basi dell’ordinanza che aveva portato in carcere otto messinese e ai domiciliari altre tredici persone fra le quali l’alcamese Danilo Ferrantelli. Rimessi in libertà, oltre ad Orlando, anche lo stesso Arcolaci e Carmelo Salvo. Annullate quindi, fra carcere e domicliari, dieci delle 21 misure che l’otto aprile scorso erano state disposte dal GIP di Messia nell’mbitodell’operazione contro le scommesse illegali denominiata K.