Nella maggior parte dei casi si tratta di minorenni che quando escono da casa per recarsi nei luoghi della movida sempre più selvaggia e fuorilegge. Hanno in tasca tirapugni e coltelli. Ciò significa che non escono da casa con buone intenzioni e sono pronti a risse e aggressioni come raccontano le cronache tanto che nei giorni scorsi Repubblica ha titolato: ”Palermo in mano alla criminalità”, con centri storici che diventano Far West per scorribande causando paura con terrore per residenti che hanno avuto la sfortuna di vedere aperti locali in prossimità delle loro abitazioni. Risse, spaccio e musica sparata all’aperti ad altissimo volume violano la legge e anche quella non scritta che è la buona educazione, Fino ad oggi anche in provincia di Trapani le riunioni del comitato provinciale per la sicurezza pubblica non hanno dato i risultati in termini di sicurezza e tranquillità sperati dai cittadini. L’impegno delle forze dell’ordine non manca ma la movida selvaggia non conosce freni. Intanto i comitati dei residenti tentano di tenere alta l’attenzione sulla malamovida e sulla necessità di rendere più vivibili e sicuri i centri storici.
E nell’ultimo fine settimana, purtroppo, si sono concentrati nuovi episodi di violenza. Alcune notti fa piazza Lucatelli a Trapani si è trasformata in un’arena: una rissa violenta è scoppiata sui gradini della chiesa di San Rocco, nel cuore del centro storico, tra la musica assordante dei DJ e l’indifferenza generale dei presenti. Allarmi arrivano da Marsala dove sei consiglieri sono tornati alla carica chiedendo controlli e severi provvedimenti per chi viola la legge. Anche da Mazara arrivano brutti episodi. E da Palermo arrivano ogni giorno preoccupanti episodi tra furti con spaccate, risse, spaccio. E sabato scorso all’esterno della discoteca Country accoltellato un diciannovenne. I carabinieri hanno fermato il presunto aggressore ora accusato di tentato omicidio.
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