La provincia di Trapani la più penalizzata della Sicilia per i dazi americani

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La provincia di Trapani figura purtroppo al primo posto tra le province siciliane penalizzate dagli scellerati provvedimenti presi dal presidente degli Stati Uniti, Trump, che ha imposto elevati dazi a tutte le nazioni sconvolgendo l’economia. Borse in picchiata. Bruciati migliaia di miliardi. Danneggiati anche i piccoli risparmiatori. Insomma economia in fortissima crisi della quale pagheremo tutti le conseguenze in termini di inflazione, disoccupazioni destinate a creare tensioni sociali. La provincia più danneggiata è quella trapanese che assorbe il 31 per cento di tutte le esportazioni siciliane negli Usa. La provincia di Trapani vende beni agli americani per 50 milioni di euro.

E’ il settore vinicolo a pagare le più alte conseguenze poiché negli Usa il vino del Trapanese è molto apprezzato. Complessivamente i vari settori economici siciliani subiranno danni per un miliardo e 200 milioni di euro. In Sicilia quasi mille posti a rischio grazie a Trump. Sul fronte dei mercati sarà interessante sapere cosa diranno gli importatori americani al Vinitaly. Mario Melodia, alcamese,  amministratore della industria elettromeccanica Cep, una delle più importanti aziende del settore in Italia che occupa 370 dipendenti con 150 milioni di fatturato metà negli Usa allo stato attuale non esprime grosse preoccupazioni. “ Ritengo- dice Mario Melodia- che nei prossimi 18 mesi aumenterà il nostro export negli Usa e fra un anno e mezzo si andrà verso la stabilizzazione per i nuovi dazi. Si sta puntando per aumentare l’export nei paesi del Nord Europa dove i nostri apparecchi servono alla transizione energetica. Ci sarà un ciclo positivo in questo settore di almeno tre anni”. E tornando al settore vinicolo l’imprenditrice Josè Rallo sottolinea che bisogna puntare sull’enoturismo e sui mercati emergenti. ”I dazi sono una sfida che affronteremo al Vinitaly con importatori americani. “Credo – conclude la Rallo-  che una parte del mercato americano sia talmente innamorato del vino siciliano che non possa rinunciare dall’oggi al domani a comprarlo”.