Più del 90% di territorio e vegetazione bruciati in meno, nel 2024, rispetto all’anno precedete. Il sorprendente dato è contenuto nella delibera municipale approvata a Calatafimi/Segesta e relativa alle aree percorse dal fuoco per il 2024, il cosiddetto Catasto incendi. Un risultato ottenuto grazie ad una sinergia totale fra la cosiddetta colonna lombarda, comune, regione siciliana e associazioni di protezione civile. In prima linea, a sensibilizzare la comunità ed a monitorare costantemente i territori calatafimesi sono stati il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, l’ERAT Emergenza Radioamatori Associati Trapani, Fly team, Croce Rossa Italiana Comitato di Alcamo, Polizia Locale, protezione civile comunale, Vigili del fuoco e uomini della Forestale. “Siamo passati da oltre 886 ettari di superfice bruciata a Calatafimi/Segesta nel 2023 – ha dichiarato con grande soddisfazione il sindaco Francesco Gruppuso – a soli 83 ettari nell’anno successivo”. In pratica è stato abbattuto oltre il 90% del totale delle aree incendiate rispetto all’anno precedente. Un risultato importante e di grande contenimento, frutto di azione di deterrenza e prontezza di intervento oltre di efficace sinergia tra tutte le forze da parte della Prefettura di Trapani che ha via via coordinato gli interventi dei canadair, degli Elicotteri del SAB regionale a e dall’ Aeronautica Militare del 82° centro SAR di Birgi. “Speriamo con tutto il cuore di poter riottenere le colonne mobili anche per il 2025 – ha ripreso il primo cittadino calatafimese, Gruppuso – poiché si sono integrate perfettamente con la nostra protezione civile locale e provinciale oltre che con l’intera comunità” .