Omicidio Amatuzzo, la corte d’appello conferma l’ergastolo per il castelvetranese Favara

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Nessuna attenuante e nessuna riduzione della pena. Anche in secondo grado la Corte d’Assise di Appello di Palermo (presieduta da Angelo Pellino) ha condannato al carcere a vita Ernesto Favara, 65 anni, il pescatore castelvetranese che il 24 dicembre 2022, proprio alla viglia di natale, uccise la giovane moglie, Maria Amatuzzo, nella sua casa di Marinella di Selinunte. Il 22 luglio scorso Favara era stato condannato in primo grado, dal tribunale di Trapani, sempre all’ergastolo. Maria Amatuzzo, palermitana, dopo avere lasciato il pescatore castelvetranese ed avere intrapreso una nuova storia d’amore con un latro uomo, fu vittima di ingiurie, vessazioni, minacce e aggressioni fisiche da parte di Favara e poi il pomeriggio del 24 dicembre cadde nel tranello di raggiungere l’ex marito nella casa di Marinella di Selinunte. Qui venne aggredita e accoltellata violentemente, con almeno 12 fendenti all’addome, dal 65enne nel garage della loro casa.

Subito dopo l’efferato omicidio i carabinieri, chiamati da una vicina che aveva sentito le urla della vittima, trovarono l’ex marito con ancora in mano il coltello intriso di sangue. “Mi ha fatto perdere le bambine” aveva detto l’omicida al fratello, coinquilino della coppia a Marinella di Selinunte, che durante l’uccisione della giovane donna si trovava nell’appartamento, chiuso nella propria stanza. Marito e moglie, lui 64 anni lei soltanto 29, avevano entrambi altri matrimoni alle spalle. L’uomo, vedovo, aveva avuto due figli dal primo matrimonio. La vittima, a sua volta, aveva avuto due figli, nati da storie precedenti, e che non vivevano più con lei.

Il rapporto tra Amatuzzo e Favara era diventato “burrascoso” e la nascita di due gemelle non aveva migliorato le cose. Le bimbe erano state affidate a una comunità alloggio. La difesa di Favara aveva chiesto la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale, ma né la corte d’assise di Trapani e nemmeno quella d’appello di Palermo anno accolto tale proposta.  Ernesto favara resta condannato all’ergastolo. Il legale del pescatore castelvetranese, l’avvocato Margherita Barraco, ha annunciato ricorso in Cassazione.