Sindacati sul piede di guerra per la gestione dell’acqua della diga Rubino

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Il ministero delle infrastrutture, dopo controlli,  ha sospeso il provvedimento di messa fuori esercizio della Diga Trinità di Castelvetrano“. Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana Renato  Nell’attesa che vengano completate le attività di verifica e calcolo, nonché le ulteriori verifiche di sicurezza dei cunicoli di ispezione e di drenaggio, quindi il livello dell’acqua all’interno della diga Trinità potrà raggiungere di nuovo quota 62 . Intanto è allarme per la  diga Rubino, uno dei principali bacini idrici della provincia di Trapani al centro di una controversia che rischia di compromettere il futuro del settore agricolo locale. La capacità dell’invaso è stata drasticamente ridotta, passando da 11 a meno di 5 milioni di metri cubi, a causa di presunte carenze strutturali. Una decisione che, secondo le organizzazioni sindacali e produttive, manca di trasparenza e sta mettendo in ginocchio gli agricoltori della zona. Le sigle sindacali Conf.Sal Sicilia, Copagri, FederAgri e Conf.Sal provinciali hanno denunciato la situazione con un documento congiunto, chiedendo chiarezza sulle reali condizioni della diga e sulle eventuali azioni di ripristino. Il timore è che si stia ripetendo quanto accaduto alla Diga Trinità che per sette anni ha riversato in mare milioni di ettolitri di acqua piovana per presunti problemi strutturali. La stessa sorte potrebbe toccare alla Diga Rubino, la cui capacità è stata limitata su disposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso la Direzione Generale per le Dighe e le Infrastrutture Idriche.

Il provvedimento è stato presentato come una misura precauzionale per garantire la sicurezza dell’invaso.  Questo stato di incertezza ha lasciato gli agricoltori privi di risposte e senza prospettive chiare per il futuro. Paradossalmente, mentre gli agricoltori lottano contro la carenza d’acqua, la diga rischia di disperdere centinaia di migliaia di ettolitri a causa delle abbondanti piogge degli ultimi mesi. Uno spreco inaccettabile. La riduzione della capacità della Diga Rubino si traduce in una minore disponibilità di acqua per l’irrigazione, aggravando la crisi del settore agricolo e zootecnico della provincia. Le problematiche della Diga Rubino non rappresentano un caso isolato, ma evidenziano una criticità più ampia legata alla gestione dell’acqua in Sicilia. Per affrontare la crisi, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e con le principali autorità competenti in materia di gestione idrica.