Capannoni ultimati e conto alla rovescia per iniziare le produzioni. Sono dieci le imprese artigianali che potranno garantire quasi 40 nuovi posti di lavoro per la produzione di impianti elettrici, lavorazione ferro, plastica, componenti elettronici, mangimificio, cassoni industriali. Sono nell’area artigianale di contrada Sasi dove operano da anni 25 aziende. Ma con le nuove dieci aziende artigianali si bloccherà la realizzazione di nuovi padiglioni per la mancanza di aree, richieste anche da artigiani di Castellammare del Golfo e Partinico. E’ scattato l’allarme “lotti” e lo dimostra il fatto che un artigiano alcamese ha chiesto e ottenuto un’area nella zona artigianale del Comune di Calatafimi per aprire una azienda specializzata nella lavorazione del ferro. La Cna è tornata più volte alla carica. “In primo luogo il completamento delle opere di urbanizzazione delle strade laterali allo scopo di assegnare nuovi lotti alle imprese artigiane che li richiedono”, dice Giovanni Marchese, presidente provinciale della Cna settore produzioni. “C’è tanta voglia di investimenti e quindi creare nuovi posti di lavoro- afferma Giovanni Marchese. C’è la disponibilità di fondi regionali ed europei che gli artigiani alcamesi, e non solo, non possono sfruttare poiché è impossibile redigere progetti se non c’è la disponibilità di aree”. “Abbiamo avviato la pulizia delle strade dell’area artigianale” dice il vice sindaco Alberto Donato e poi aggiunge che: “con i fondi di coesione saranno assunti due ingegneri uno dei quali si occuperà specificamente i contrada Sasi”. Ma ancora passeranno almeno un paio di mesi. “In corso invece le procedure per assumere due ingegneri sempre da destinare all’Ufficio tecnico” afferma Alberto Donato.