Ritardi nella sanità trapanese, arrivano gli ispettori regionali

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Arrivano gli ispettori inviati dalla regione per i casi di malasanità emersi per ritardi nella refertazione degli esami istologici, che hanno causato un rallentamento nelle cure ad una signora di Mazara del Vallo, referto consegnato dopo 8 mesi, e ieri la notizia che un signore di Salemi è morto per infarto 10 giorni prima che arrivasse l’esito dell’esame. Conseguenze queste che hanno portato molti politici a dichiarare di presentare interrogazioni parlamentari.

L’assessore Daniela Faraoni è intervenuta disponendo un’indagine sui tempi di consegna dei referti degli esami istologici all’Asp di Trapani: “C’è la massima attenzione del presidente della Regione su una situazione che ci addolora per i disagi causati a pazienti che già vivono, per il loro stato di salute, in condizioni di grande fragilità. Abbiamo il dovere di intervenire con fermezza per garantire ai cittadini risposte chiare e tempestive. L’indagine condotta dagli ispettori dell’assessorato dovrà consentire di valutare le cause delle criticità e, soprattutto, individuare l’organizzazione più funzionale ad esitare gli esami con la massima celerità. I risultati dell’ispezione saranno resi pubblici”.

C’è l’impegno del servizio sanitario regionale a controllare in tutte le province i processi di revisione dell’organizzazione. Per il M5S è inaccettabile la lentezza registrata. Vogliamo conoscere qual è la situazione non solo nel Trapanese, ma in tutta la Sicilia. L’assessore Faraoni venga a riferire in commissione Salute all’Ars”. Lo hanno affermato il capogruppo del M5S All’Ars Antonio De Luca e la deputata Cristina Ciminnisi.  Critico il segretario regionale del PSI, Nino Oddo: “All’Asp di Trapani funziona un buon ufficio stampa. Quasi quotidianamente i media locali ricevono notizie dei risultati fantasmagorici conseguiti dal giovane e rampante direttore generale Croce. Peccato che la gente nel frattempo muoia per i ritardi nell’effettuazione di esami di routine.