Violenze e aggressioni quasi costanti a Marsala. Una sorta di ‘Bronx’ della Sicilia

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Si chiama Marsala ma sta diventando il ‘Bronx’ della Sicilia. Da un paio di anni, infatti, nella cittadina lilibetana si susseguono episodi di violenza, talvolta inaudita, senza soluzione di continuità. Aggressioni, accoltellamenti, scippi, risse, spesso e volentieri nei luoghi della movida ma non solo. L’ultimo episodio della lunga serie, mercoledì scorso, in un’abitazione nel centro storico di Marsala. Un duplice accoltellamento che ha visto protagonista un uomo già noto alle forze dell’ordine. Il 36enne ha aggredito due cugini della sua ex compagna, lasciandoli in gravi condizioni.

Tutto scaturito dopo che la donna, vittima di ripetute violenze, si era rifugiata a casa dei cugini dopo l’ennesima lite con l’ex compagno. Il marsalese, nonostante il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico, aveva ugualmente raggiunto l’abitazione insistendo per un chiarimento. Poi il litigio con coltellate al petto e all’addome. Uno dei due fratelli è stato trasportato all’ospedale ‘Borsellino’ e operato d’urgenza. Il fenomeno violenza a Marsala ha messo in apprensione, da tempo, l’intera comunità. Diverse riunioni del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico si sono svolte nella cittadina lilibetana. Partecipate e articolate anche un paio di sedute straordinarie del consiglio comunale proprio sul fenomeno della recrudescenza costante della criminalità violenta. Le forze dell’ordine, su input della Prefettura, hanno effettuato diversi controlli straordinari del territorio, soprattutto nelle zone più ad alto rischio, ma i risultati non hanno prodotto un vero decremento del fenomeno. Il territorio marsalese, d’altro canto, è molto vasto. Il comune più grande e popolato della provincia di Trapani, dotati di tantissime e sparpagliate contrade.