‘Municipale’, Comune di Alcamo spiega le sue ragioni. Sindacati fermano agitazione

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Carenza di organico a tempo pieno con una ventina di agenti ancora part-time a 24 ore settimanali, sovraesposizione al rischio dei pochi agenti che devono coprire il servizio di sorveglianza notturna, mancanza di continuità dei corsi di formazione e addestramento professionale, parco auto di servizio attualmente ridotto all’osso con gravi criticità per gli agenti in servizio esterno. Queste le lamentele sollevate dal sindacato della funzione pubblica della CGIL e poi messe, nero su bianco, nel corso di un’assemblea sindacale svoltasi al collegio dei Gesuiti. L’amministrazione comunale alcamese ha incontrato i sindacati che avevano proclamato lo stato di agitazione e risposto alle istanze di CGIL, CISL e UIL. Presenti i tre responsabili dei sindacati confederati, il comandante della municipale di Alcamo, Ignazio bacile, il sindaco Domenico Surdi e l’assessore Vito Lombardo.

Il comando dei vigli urbani e l’amministrazione comunale hanno ribadito il loro impegno per l’incremento dell’orario di lavoro dei vigili urbani. Provvedimento che dipende ovviamente dalla situazione finanziaria dell’ente locale. Di maggiore sicurezza per gli agenti impegnati nella sorveglianza notturna, a causa della loro età, il comandante Bacile non si è spostato di una sola virgola: i turni verranno sempre rispettati con quattro unità proprio per tutelare la sicurezza degli stessi agenti. Rigettati al mittente i dubbi sulla mancanza di continuità nei corsi di formazione e nell’addestramento professionale. Amministrazione e comando hanno evidenziato come si organizzino, ogni anno, almeno dieci attività in tal senso. Anche il parco-auto di servizio sta crescendo seppur i guasti tecnici ogni tanto lo affievoliscono come in questi giorni con due mezzi fermi in officina. Il corpo della polizia municipale può comunque disporre, per adesso, di una decina di auto fra le quali anche le nuove ultime arrivate: una Panda, due elettriche e una Subaru. Alla luce del recente incontro, più volte richiesto ma secondo i sindacalisti cigiellini senza risposte immediate da parte della giunta Surdi, potrebbe quindi rientrare lo stato di agitazione  senza ricorrere alla cosiddetta procedura di raffreddamento richiesta dai sindacati al Prefetto di Trapani.