Quattro anni e sei mesi di reclusione sono stati richiesti dal Pm della procura di Trapani, Sara Morri, per l’ex vescovo della diocesi trapanese, Francesco Miccichè, accusato di peculato. Secondo l’accusa avrebbe fatto “dirottare ben 400mila euro, frutto delle donazioni dell’8 per mille” “in un conto corrente della Diocesi, a cui l’ex vescovo accedeva senza la necessità di rendicontazione”. Diversi gli episodi contestati sarebbero stato commessi dal 2007 al 2012. Nel 2012 monsignor Miccichè venne rimosso da Papa Ratzinger dopo l’intervento del ‘visitatore apostolico’ e dopo l’indagine condotta dalla guardia di finanza. Il processo riprenderà il 16 dicembre prossimo con l’arringa dell’avvocato Mario Caputo, difensore del vescovo Miccichè. La sentenza potrebbe arrivare lo stesso giorno. La Diocesi di Trapani si è costituita parte civile nel giudizio tramite l’avvocato Umberto Coppola.
Nonostante le accuse pesantissime, anche in procedimenti e inchieste diverse, l’ex vescovo di Trapani Francesco Miccichè, originario di San Giuseppe Jato, non ha mai ricevuto dal Vaticano la sospensione a divinis e svolge tuttora le sue funzioni di sacerdote. Fra l’altro il 28 gennaio del 2021 venne anche ricevuto, in udienza privata e personale, da papa Francesco a Roma. I problemi per monsignor Miccichè nacquero dopo l’ispezione inviata dalla Santa Sede per verificare in particolare alcuni ammanchi registratisi nei conti di due fondazioni, l’Auxilium e la Campanile. Tutto era partito dopo la denuncia di un ex stretto collaboratore di Miccichè, l’arciprete di Alcamo Ninni Treppiedi, poi sospeso a divini e quindi reintegrato nelle sue funzioni sacerdotali. Le indagini della procura ribaltarono poi le cose: il vescovo da parte lesa diventò indagato mentre Treppiedi da accusato diventò parte lesa. Uno dei periodi più bui della chiesa trapanese che coinvolse anche territorio e fedeli alcamesi. L’ex capo della diocesi trapanese, all’indomani della rimozione decisa da papa Benedetto sedicesimo, aveva parlato di “un complotto nato dentro e fuori la Chiesa”.