Radiografia dell’Inps di Trapani nel rendiconto sociale provinciale 2023. I dati descrivono una diminuzione continua delle nascite e una disoccupazione dai numeri preoccupanti. Nel 2022, si sono registrate solo 3.028 nascite a fronte di 5.572 decessi. Il calo delle nascite contribuisce a un invecchiamento progressivo della popolazione, con una percentuale crescente di residenti over 65, pari al 24,6% del totale della popolazione. Il mercato del lavoro nella provincia di Trapani è in sofferenza. Il numero degli occupati è inferiore rispetto a quello di chi non lavora: 123.000 persone lavorano. Mentre 17.000 risultano disoccupate. Ma a questo dato si deve aggiungere anche quello degli inattivi, cioè chi non lavora e non studia: sono 220 mila. Inoltre, il tasso di disoccupazione nella fascia d’età 15-24 anni è altissimo, con una media del 44,6% tra le donne e del 54,6% tra gli uomini. Anche nella fascia d’età 25-34 anni la disoccupazione rimane elevata, con un tasso complessivo del 20,3% per le donne e del 14,3% per gli uomini. Ma il dato più preoccupante riguarda l’inattività, con un tasso che raggiunge il 47,5% del totale della popolazione in età lavorativa. Ciò significa che quasi la metà della popolazione tra i 15 e i 64 anni non partecipa attivamente al mercato del lavoro. Chi lavora guadagna poco, meno degli altri territori. La paga media settimanale è di 472 euro in provincia di Trapani, contro una media di 494 euro a livello regionale e di 581 euro a livello nazionale. Questo per i cittadini comunitari. Gli extracomunitari percepiscono molto meno, in media 337 euro, però più della media regionale di 300 euro ma meno di quella nazionale di 385 euro. Un altro aspetto critico riguarda la regolarità contributiva delle imprese. Il 25,5% delle aziende della provincia di Trapani non è in regola con i contributi previdenziali. La popolazione pensionata nella provincia di Trapani ammonta a 100.397 persone, un dato che riflette l’invecchiamento della popolazione. Il numero elevato di pensionati sottolinea la pressione crescente sul sistema previdenziale in un contesto demografico in declino e con un mercato del lavoro stagnante.