L’assemblea territoriale idrica di Trapani ha ricevuto la nota della città di Castelvetrano che , in linea con i tempi di realizzazione programmati, sono stati ultimati i lavori di ammodernamento dei pozzi Agate e Ingrasciotta . L’ operazione, finanziata dai fondi emergenziali con cabina di regia regione Siciliana, ha permesso di recuperare 10 litri al secondo a vantaggio delle frazioni di Marinella e di Triscina, attualmente totalmente dipendenti da Siciliacque. Gli altri comuni del trapanese oggetto di finanziamento, già in fase avanzata di lavori e che termineranno entro fine luglio, sono: la città di Trapani che realizza l’ammodernamento di diversi pozzi di notevole importanza (circa 80lt/sec) a vantaggio anche della erogazione e rimanendo così quasi indipendente da Siciliacque; la città di Calatafimi Segesta che ha già terminato l’ammodernamento di un pozzo e ne sta concludendo altri 4. L’ acqua proveniente dai nuovi pozzi consente di ”liberare” risorse che Siciliacque potrà utilizzare per incrementare o integrare le forniture laddove c’è più bisogno di acqua. Le città di Alcamo, Castellammare del Golfo, Salemi e San Vito lo Capo invece completeranno i lavori programmati nel mese di agosto. Tutti gli interventi rientrano nel piano di interventi emergenza idrica regione Siciliana di 20 milioni di euro. Ad Alcamo se ne parla da 40 anni ma ancora oggi non è stato possibile utilizzare le acque reflue del depuratore per irrigare le campagne. In drammatici tempi di emergenza idrica il Comune di Alcamo deve impegnarsi per trovare soluzioni. Intanto è stata impegnata la somma di 220 mila euro per la captazione di venti litri al secondo da una sorgente di contrada Billiemi, gestita dalla società Rakali di Partinico.