Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente è arrivata in Sicilia ed ha presentato i dati sul monitoraggio dei mari siciliani. La fotografia scattata da Goletta Verde non è certamente delle migliori. Su 25 punti campionati da legAmbiente dall’1 al 9 luglio – di cui 20 presso spiagge e 5 in punti critici alle foci dei fiumi – 15 risultano entro i limiti di legge e 10 superano i parametri di legge risultando inquinati o fortemente inquinati. Fra i tratti di mare inquinati quello della foce del fiume Nocella, che scorre fra Partinico e Trappeto, e termine nella baia di San Cataldo, e l’altro presso il pennello di fronte l’oasi ecologica sul lungomare Alighieri a Trapani. Ancora con un inquinamento maggiore la foce del torrente Clachea nel carinese, la spiaggia di Praiola sul lungomare Peppino Impastato di Terrasini e la spiaggia presso lo scarico del depuratore di Marinella di Selinunte. Molte di queste zone di mare inquinate rappresentano delle situazioni corniche che, da tanti anni, vanno avanti così. Ma a preoccupare molto di più sono i punti campionati in mare: 7 su 20 presentano delle criticità. Soltanto nel 50% dei punti inquinati i comuni hanno provveduto a installare il cartello di divieto di balneazione. “L’efficientamento del sistema di depurazione deve essere una priorità per le nostre istituzioni, – ha detto Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia. Non possiamo più accettare situazioni diventate croniche. Legambiente Sicilia farà un esposto alla procura sperando che tali situazioni possano essere finalmente affrontate e risolte. Non possiamo più aspettare, dobbiamo iniziare subito a porre rimedio, – ha concluso Castronovo – soprattutto in quei punti che risultano critici da anni”.