Il 180° anniversario della nascita della diocesi di Trapani ha un significato amministrativo ma anche ecclesiologico. “E’ infatti un’occasione preziosa – ha detto il vescovo Pietro Maria Fragnelli – per incontrarci come Chiesa locale, pregare e ringraziare, irrobustirci nella fede e riflettere su chi siamo e su come siamo chiamati a operare oggi del nostro territorio. Sono grato alle Autorità civili e militari intervenute e a quanti si sono resi disponibili a vivere quest’appuntamento con grande impegno, – ha detto il capo della chiesa trapanese – unendo la memoria del passato con la visione del futuro. La festa svoltasi in cattedrale a Trapani è servita a celebrare anche il 30esimo anniversario dell’ordinazione dei primi diaconi permanenti. Proprio a mons. Fragnelli è stato dato il compito di nominarne altri tre: l’alcamese Pietro Vilardi, Alfonso Ricca e Salvatore Torregrossa. “Ringraziamo il Signore – ha detto il vescovo – per il cammino di fede del nostro popolo sostenuto dalle parrocchie, dai monasteri e dalle famiglie religiose che molto si sono spese per l’educazione delle nuove generazioni, l’aiuto ai poveri e le tante forme di volontariato. Altro motivo di speranza ha continuato Fragnelli – è il Cammino sinodale, frutto rinnovato del Concilio. Semi di speranza nei solchi della nostra diocesi sono stati gettati dall’opera dei Vescovi – Ricceri, Romano, Amoroso, Micciché – e dei sacerdoti che si sono avvicendati con sensibilità diverse nell’annuncio della fede. Voglio ricordare l’anno centenario di sant’Alberto da Trapani nel 2007. Dobbiamo ricordare anche i testimoni che lo Spirito è andato suscitando nel nostro tempo: in particolare Nicasio Triolo, la fondatrice Teresa Fardella, la consacrata Maria La Commare, il piccolo Manuel Foderà. Questo 180° anniversario della diocesi di Trapani – ha concluso il vescovo – ci incoraggia a cogliere la dimensione spirituale di tutti gli eventi intervenuti in questi anni. negli ultimi tempi solidarietà e servizio anche nei confronti dei migranti da e verso la Sicilia. Davvero il grembo della terra trapanese, fecondato dal Vangelo, è stato accogliente sempre. Per tutti – ha sottolineato Pietro Maria Fragnelli – ricordo le famiglie colpite dall’alluvione e accolte in cattedrale da monsignor Antonino Adragna”.