Niente più estumulazioni, sia ordinarie che straordinarie, nei cimiteri del comune di Alcamo. Il 30 aprile scorso è infatti scaduta la convenzione con una ditta di Mazara del Vallo che aveva ottenuto l’incarico per effettuare le operazioni. La situazione si è quindi bloccata esattamente un mese fa. Ad onor del vero potrebbero essere le stesse agenzie di onoranze funebri a riattivare il servizio, soprattutto quelle dotate di personale qualificato con apposito corso di formazione. Dal suo canto, la federazione nazionale delle agenzie sostiene che, come da contratto nazionale di lavoro, per effettuare le estumulazioni basta la qualifica di semplice necroforo e non di estumulatore. Ad Alcamo, da tempo, è un costante valzer di interpretazioni sul regolamento cimiteriale cittadino. Il risultato di questa diversità di posizioni è l’aumento delle bare che attendono la sepoltura in loculi già di proprietà e che necessitano, per essere liberati, delle estumulazioni. Sono attualmente 25 i deceduti che attendono, nella camera mortuaria, di essere seppelliti. Per evitare comunque che il numero cresca, in un periodo in cui si avvicina il grande caldo, l’amministrazione comunale ha trovato un escamotage. Le bare potranno essere tumulate, in via provvisoria e gratuitamente, nella prima e nella seconda fila dei nuovi colombari realizzati sulle mura perimetrali del cimitero del Santissimo Crocifisso. Potranno farlo le famiglie che sono già dei loculi e che attendo la ripresa delle estumulazioni, operazioni che potrebbero ripartire ad ottobre. Interpretazioni del regolamento comunale cimiteriale permettendo. La vicenda ruota anche su alcune frizioni fra gli uffici competenti dell’ASP e quelli del comune di Alcamo. Anche qui ci sono differenziazioni di vedute e costanti ‘bracci di ferro’.