Fondi per il randagismo dalla Regione, grosse cifre agli ‘spendaccioni’ Alcamo e Castellammare

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Cinque milioni di euro ai Comuni siciliani per coprire le spese sostenute nel corso del 2023 per la prevenzione e gli interventi contro il randagismo. Il decreto di assegnazione è stato emanato di concerto tra l’assessore regionale alle Autonomie locali e quello all’Economia. L’intervento, introdotto dalla legge regionale 15 del 2022, è stato finanziato dal governo Schifani. Le somme erogate sono state assegnate in base alle spese effettuate dai comuni siciliani  nel 2022 per l’ospitalità della popolazione canina nelle strutture di ricovero e custodia, sia pubbliche che private convenzionate, sulla base degli effettivi dati attestati. Fra i comuni che hanno ottenuto grosse somme c’è quello di Castellammare del Golfo i cui bilanci erano stati notevolmente appesantiti proprio dagli elevati esborsi in favore di strutture dove vengono ricoverati i cani randagi. Il comune del Golfo riceverà infatti poco meno di 196mila euro per un spoesa certificata, riferita al 2022, di 749mila euro. Al secondoposto in provincia di Trapani c’è Alcamo che per il ricobero dei vcani, sempre nello stesso di riferimento, ha impiegato 446mila euro. Dalle Regione ne arrivano 116.500. Centotremila euro al clomune di Trapani. Ottengono grosse cifre, sempre rapportato ai costi avuti dai comuni, anche Castelvetrano, Erice, Mazara del Vallo e Vanderice. Nel palermitano nessun contirbuto per il comune di Partinico mentre Borgetto ottiene poco più di 5.000 euro. Per le spese sopstenute per l’ospitalità dei cani 41.000 euro vanno al comune di Carini mentre 3.500 a Montelepre e un migliaio in meno all’amministrazione comunale di Gairdinello.