45 anni dopo, la marcia dello Zingaro che salvò la natura dalla speculazione

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Era il 18 maggio del 1980, quando oltre duemila persone scrissero una pagina indelebile della storia siciliana. Marciarono lungo i sette chilometri di costa tra Scopello e San Vito Lo Capo per dire no alla costruzione di una strada litoranea che avrebbe sventrato uno dei tratti più selvaggi e preziosi del Mediterraneo. A piedi, decisi, uniti. A capo della manifestazione lui, Franco Russo, attivista ambientalista scomparso solo poche settimane fa: insieme fermarono le ruspe e accesero la coscienza collettiva. Da quella mobilitazione, nacque la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, la prima in Sicilia, simbolo di una rivoluzione culturale che, dieci anni prima della legge quadro nazionale, impose la tutela della biodiversità come valore non negoziabile.

Quella marcia fu molto più di una protesta ambientalista: fu un atto politico contro la logica del profitto, l’affarismo mafioso, l’arroganza dei potenti. Cittadini, attivisti, associazioni, studenti e contadini risposero con determinazione a un’aggressione che voleva trasformare un paradiso naturale in un corridoio d’asfalto. Una lotta che ha fatto scuola, lasciando in eredità una riserva che oggi continua a incantare per la sua bellezza e a ispirare per la sua storia.

Per questo domenica prossima a partire dalle 9.00, la Riserva dello Zingaro sarà nuovamente luogo di incontro per un’iniziativa promossa dalla Regione Siciliana e realizzata in collaborazione con ARPA, l’Università di Catania, il WWF, Legambiente, il CAI, AccompagnAbili e Croce Rossa. Tra i momenti istituzionali, tante testimonianze storiche della prima marcia dello Zingaro, alle 10.30 un’escursione guidata inclusiva e l’intitolazione del sentiero costiero a Franco Russo, senza il quale forse oggi non esisterebbe la Riserva. Successivamente a partire dalle 15.30 a Scopello, una passeggiata popolare, per ricordare ancora una volta che lo Zingaro è un laboratorio di futuro. Preservarlo non è solo un gesto ecologista: è un atto di amore, di gratitudine e di resistenza.