Alcamo: amianto, terza operazione di bonifica

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Le discariche abusive costano caro al Comune di Alcamo. Soltanto negli ultimi mesi sono stati stanziati oltre 100 mila euro per fare fronte al proliferare di discariche abusive in tutto il territorio comunale. In questi giorni il Settore Ambiente, attraverso il funzionario delegato Elena Ciacio, ha impegnato l’ulteriore somma di 40 mila euro per smaltire l’amianto disseminato in molte aree periferiche. Si tratta in pratica di fatto di un nuovo giro di vite del Comune contro le discariche abusive pericolose. Dopo una prima task force dello scorso ottobre ed una seconda effettuata a gennaio, ora questa terza tranche dell’operazione di smaltimento del materiale cancerogeno. Alla fine dello scorso anno furono stanziati altri 40 mila euro complessivi per la bonifica delle prime discariche. Somme extra-budget rispetto al capitolo inerente la raccolta rifiuti, per bonificare proprio le discariche abusive. Se non tutte almeno alcune tra quelle più pericolose. Prioritariamente si è intervenuto alla fine dello scorso anno nella discarica segnalata in via Giovanni Verga, in prossimità dell’accesso alla palestra comunale, dove sono stati abbandonati pericolosissimi recipienti in eternit. Con la somma a disposizione si sono poi andati a bonificare altri siti sensibili. Tra le situazioni più pericolose segnalate dal Comune all’epoca c’era anche la via Pietro Lombardo, dove sono stati abbandonati non solo rifiuti pericolosi ma anche ingombranti, come materassi, scaldabagni ed altro ancora. La presa di posizione del Comune scaturisce a seguito delle diverse segnalazioni relative all’abbandono di rifiuti contenenti amianto sul territorio comunale: “L’abbandono di questi rifiuti – sostiene il funzionario delegato del Settore Ambiente, Elena Ciacio – desta non poche preoccupazioni nella cittadinanza, perché in alcuni casi si tratta di rifiuti vicini a scuole, uffici o abitazioni”. Secondo il Settore è opportuno intervenire tempestivamente per la rimozione dell’eternit e di tutti gli altri rifiuti della stessa tipologia abbandonati sul territorio comunale. Interventi del genere sono stati gestiti nel recente passato tramite l’Ato Trapani “Terra dei Fenici” spa in liquidazione come servizio aggiuntivo a quelli base offerti dal soggetto gestore della raccolta dei rifiuti. Il Comune ha preferito agire in autonomia per accelerare i tempi di intervento: “E’ opportuno, per ragioni di celerità, – sottolinea la Ciacio – l’urgenza di intervenire, agire in autonomia affidando direttamente il servizio a ditta abilitata, in attesa che si concluda il passaggio di competenze”. Le polveri contenenti fibre d’amianto, respirate, possono causare gravi patologie, l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura e il carcinoma polmonare. Una fibra di amianto è mille e 300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa: un’esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle.

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