A Palazzo d’Orleans la scelta è già stata fatta. Per l’ennesima volta. L’ultima decisione, poi annullata, prevedeva il voto lo scorso 15 dicembre. Adesso il presidente della Regione Renato Schifani ha nuovamente fissato la data per dare i vertici ai liberi consorzi, le ex province regionali. Come già annunciato qualche giorno fa si voterà domenica 27 aprile. La scelta è stata già comunicata al centro-destra, vale a dire le forze politiche che sostengono la giunta regionale, che ha manifestato la volontà di proporsi in maniera del tutto compatta. Al voto, ovviamente, andranno solo sindaci e consiglieri comunali che non sono in scadenza e cioè il cui mandato abbia più di 18 mesi dalla futura scadenza.
Elezioni quindi di secondo livello, proprio quelle che la maggior parte dei partiti di governo voleva evitare per andare invece verso l’elezione diretta. I Liberi Consorzi comunali, le ex province regionali, da più di un decennio sono guidati da dirigenti e funzionari della Regione nelle vesti di commissari. Adesso, all’indomani del 27 aprile prossimo, potranno avere un presidente e un consiglio. La legge che aveva mandato in soffitta le vecchie Province, voluta con un colpo di spugna dall’allora governatore Rosario Crocetta, verrà quindi attuata fino in fondo. A recarsi alle urne, quindi, non saranno i cittadini ma soltanto gli amministratori comunali in carica eletti.
Resteranno quindi esclusi gli assessori che godono di una nomina da parte dei sindaci e non del consenso popolare. Domenica 27 aprile andranno al voto sei liberi consorzi, oltre a Trapani anche Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa. Nelle tre Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) si voterà invece soltanto per i Consigli metropolitani, dal momento che il vertice dell’ente rimarrà nelle mani del sindaco della Città metropolitana, a Palermo Roberto Lagalla.