Circa 300 piante di canapa indiana: sono state scoperte nelle campagne di Vita dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani, in sinergia con quelli della Sezione Aerea di Palermo.
Al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala, le fiamme Gialle hanno così individuato e sequestrato l’estesa piantagione e arrestato in flagranza di reato un presunto responsabile sorpreso ad irrigarle.
Ad accorgersi per primi della presenza della piantagione sono stati gli uomini della Sezione Aerea di Palermo che, durante una ricognizione aerea, avevano individuato strani filari di piante nei pressi del canale di un piccolo fiume, circondati dalla folta vegetazione selvatica.
Dalla successiva analisi delle foto aeree la particolare forma delle foglie a cinque punte non ha dato adito a dubbi: si trattava di piante di marijuana. È stato quindi, organizzato, in accordo con l’autorità giudiziaria, un complesso dispositivo finalizzato ad individuare da terra la piantagione e identificarne i responsabili. Le lunghe ed estenuanti operazioni di appostamento e osservazione, durate decine di ore e rese molto complesse dalla fitta vegetazione, dai terreni scoscesi e dall’assenza di fonti di illuminazione, hanno infine consento di cogliere sul fatto un 46enne, L.M., il quale, arrivato a piedi e incurante del buio più assoluto, si faceva strada con passo sicuro tra le rigogliose piante di canapa indiana per annaffiarle e concimarle. È così scattato il blitz dei finanzieri che hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato, sequestrando i circa 300 esemplari di marijuana alti circa un metro e mezzo, che proprio fra qualche settimana avrebbero terminato il ciclo della fioritura; fatte essiccare le foglie, sarebbero state messe in commercio sul mercato degli stupefacenti.