“Vincolo mafioso era radicato”. Cassazione nega beneficio assistenziale a familiari di Silvio Badalamenti

0
73

Nessun beneficio assistenziale per i familiari di Silvio Badalamenti, nipote del boss di Cinisi, Tano Badalamenti. Nel 201,5 la vedova insieme alla figlia di Silvio Badalamenti, ucciso a Marsala nel 1983, avevano fatto ricorso al diritto di accedere al fondo assistenziale istituito dal ministero in favore dei familiari delle vittime di mafia. Secondo la Cassazione però mancherebbe  il requisito della «estraneità della vittima, al tempo dell’evento, ad ambienti e rapporti delinquenziali e, nella specie, al contesto mafioso».

I giudici della Suprema Corte, infatti, ricordano che la sentenza della Corte di Assise di Trapani a carico degli autori dell’omicidio di Silvio Badalamenti evidenziava «il radicato rapporto di fiducia» della vittima con suo zio, il boss Badalamenti, «fondato su presupposti non esclusivamente basati sul mero vincolo di sangue».