Alpauno

Ville comunali vandalizzate e incolte ad Alcamo. Manutenzione non costante

Vandalizzata ma non solo. Le condizioni della villa di piazza della Repubblica, ad Alcamo, non sono certamente presentabili. La zona verde che sorge nel pieno centro cittadino, ogni giorno, accoglie cittadini di ogni età: dai bambini nell’area del parco giochi accompagnati dai genitori, agli anziani che si fermano a chiacchierare o a giocare a carte in gruppo. Talvolta, il caratteristico percorso asfaltato di rosso è attraversato da padroni di animali a spasso per un’uscita con il proprio cane. Purtroppo, il giardino dedicato a Cielo d’Alcamo, dove crescono rigogliose le rose “aulentissime” del poeta alcamese, non solo è stata vandalizzata, ma versa anche in una situazione di degrado. La manutenzione del verde cittadino non è costante e questo è più che evidente. Qualche tempo fa, quando era ancora in atto l’emissione del reddito di cittadinanza, il comune di Alcamo, come tanti altri comuni, aveva dato disposizione ad alcuni fruitori, nell’ambito dei progetti cosiddetti PUC, di effettuare il servizio di pulizia giornaliera dell’area verde di piazza della Repubblica. Adesso pare invece che  la villa sia stata dimenticata dall’amministrazione municipale. Una sorta di abbandono che magari spinge i cittadini più propensi ad incomprensibili atti vandalici a commettere altri interventi balordi perché “tanto nessuno fa niente”. E dire che l’intera zona è circondata da telecamere di videosorveglianza. Insomma gli imbecilli che hanno agito contro la villa di piazza della Repubblica, “decapitando” il totem in ferro esplicativo della figura di Ciullo d’Alcamo, o staccando i cartellini su cui sono affissi i nomi delle rose piantate, potrebbero anche essere individuati. Un’altra area del comune cittadino soggetta ad atti vandalici e all’oscurità più assoluta è la villa di piazza Falcone e Borsellino, dotata di area giochi e di un’area fitness all’aperto. Qui, infatti, sono stati danneggiati i faretti che dovrebbero illuminare la zona, riqualificata dal comune di Alcamo, una prima volta, nel 2009. Faretti distrutti e quindi, con i frequenti black-out alla pubblica illuminazione, tenebre più assolute.

 

 

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