Alpauno

Vice-presidente e prima degli eletti. Si dimette anche Maria Elena Titola a Castellammare del Golfo

Continuano a fioccare le dimissioni a Castellammare del Golfo. Sarà forse una coincidenza ma ciò sta capitando a pochi giorni dalla sentenza del processo ‘Cutrara’ che, per coloro che hanno scelto il rito abbreviato, e tra questi anche il sindaco Nicola Rizzo, dovrebbe arrivare martedì 14 settembre.

Dopo gli abbandoni dell’assessore Vincenzo Abate e della consigliera di maggioranza Liliana Crociata, è toccato a Maria Elena Titola. Vice-presidente del consiglio comunale, le cui dimissioni da consigliere sono state protocollate proprio questa mattina. “Formalizzo le mie dimissioni ritenendo di non poter più adempiere al mandato conferitomi da centinaia di elettori castellammaresi – per l’esattezza 378 – i quali, nel riporre la loro fiducia nella mia persona, avevano ritenuto di potere inequivocabilmente essere rappresentati in modo chiaro, trasparente, etico, disinteressato, imparziale, caparbio e ciò tenuto conto della mia non pregressa appartenenza ad uno schieramento politico, sebbene di estrazione familiare di sinistra.

“ll mio ruolo all’opposizione è stato votato all’intransigenza inducendomi, per esprimermi con maggiore libertà e coerenza, a dichiararmi indipendente dal gruppo in cui sono stata eletta per dare libera voce al mio ideale di opposizione che deve porsi da pungolo a tutela e garanzia di una buona, leale, trasparente, utile, democratica amministrazione.

La dimissionaria Titola ha definito anche strumentale l’attacco rivolto all’opposizione accusata da Sindaco e maggioranza di non essere propositiva in quanto sono decine gli ordini del giorno e le mozioni di indirizzo sottoposte al vaglio del consiglio comunale. Alcuni, sebbene approvati, sono stati accantonati senza alcun seguito. Questa maggioranza- continua Marielena Titola –  si rifiuta di prendere coscienza delle condizioni di disagio in cui vivono quotidianamente i cittadini a causa dei provvedimenti non adottati dall’amministrazione.

Ma per questa maggioranza a Castellammare del Golfo va tutto bene, va bene il degrado e l’abbandono in cui versa la nostra città, va bene l’inoperosità del sindaco e della giunta municipale nell’arginare il fenomeno della movida selvaggia, va bene l’irrisolto problema della gestione idrica, va bene la volontà di scaricare sul comando di polizia municipale il caos determinatosi nella stagione estiva che volge al termine. Va bene pure avere attualmente un sindaco imputato di favoreggiamento aggravato alla mafia per il quale il PM.

ha richiesto una condanna a due anni. Quanto sopra, e non solo, non appartiene al mio modo di essere. Provo persino disagio- afferma amaramente la Titola –  a permanere in questo consesso tanto da sentirmi mortificata nei confronti dei tanti elettori che hanno riposto in me la loro fiducia. Fiducia adesso tradottasi nell’affermazione: “NON ABBIAMO SPERANZE”.

La mia scelta non deve essere intesa come una resa, ho dato tutto quello che era nelle mie possibilità ma ogni mia azione, ogni mio intervento, ogni mio pensiero sono stati puntualmente mortificati dalla forza dei numeri avversi. Maria Elena Titola era stata quindi la prima degli eletti nel 2018. Con i suoi 378 voti ottenuti era riuscita a battere anche Nimo Mistretta, giunto secondo, con 341 preferenze.

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