Via per Camporeale, Regione annuncia avvio ma manca il direttore. Il Comune non è stato avvisato

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Ieri sera dal consiglio comunale di Alcamo si sono levate accuse per la situazione di perenne stallo che riguarda i lavori di ripristino della via per Camporeale con il consolidamento del versante franato nel gennaio del 2019. Questa mattina è immediatamente arrivato un comunicato-stampa dalla Regione con cui si annuncia che sarebbe al via il cantiere sui duecentosessanta metri di strada, appalto assegnato al  Consorzio stabile Vitruvio di Gioiosa Marea. Un appalto, con il ribasso d’asta presentato,  per circa mezzo milione di euro.

Qualcosa però non quadra. Un paio di giorni fa il RUP del procedimento, l’ingegnere Anna Parrino, ha completato gli adempimenti per l’aggiudicazione definitiva dell’appalto ma nessuno, allo stato attuale e anche dopo la nota-stampa della Regione, sa qualcosa dell’avvio del cantiere.  Adesso, come si legge nel comunicato, i lavori sarebbero stati consegnati al consorzio Vitruvio.  Sul posto, nei pressi della frana, non si è visto però nessuno. Il mistero si infittisce perché dopo i guai giudiziari che hanno coinvolto l’ingegnere Giancarlo Teresi,  designato come direttore dei lavori proprio degli interventi sulla via per Camporeale,  l’ufficio contro il dissesto idrogeologico, diretto dal commissario, Maurizio Croce, non ha ancora nominato un sostituto. Può mai un’opera pubblica essere avviata, o quanto meno consegnata, senza la presenza di un direttore dei lavori? Misteri siciliani.

La frana di un anno e mezzo fa oltre all’interruzione del transito sull’arteria che collega Alcamo con Camporeale e con molto fondi agricoli, aveva anche costretto la protezione civile a fare evacuare alcune abitazioni. Da allora cinque famiglie di alcamesi sono state costrette a trasferirsi altrove. Un provvedimento che costa alle casse del comune di Alcamo 27.000 euro ogni sei mesi. I lavori, oltre a rifare l’intera sovrastruttura stradale, che sarà supportata da un muro di contenimento e da paratie di pali, prevedono tutti i sottoservizi, a cominciare dal nuovo collettore fognario nel quale fare confluire anche le acque piovane.