E’ un momento di aggregazione collettiva per recitare una preghiera alla Madonna. Ma è una tradizione che va lentamente spegnendosi. Parliamo degli altari mariani, installati nel mese di maggio nelle strade, che all’inizio del ‘700 dice lo storico Roberto Calia erano una quarantina. In pratica in tantissime strade di Alcamo si faceva festa. Per il secondo anno un gruppo di persone che abitano nella via Dabbi di Alcamo e strade adiacenti hanno realizzato un altare. Sette mensole, fiori e tele finemente ricamate ornano l’altare davanti al quale la sera vien recitato il rosario e intonati canti mariani. Domenica scorsa è stato possibile assistere al concerto della banda musicale, e alla recita di poesie dialettale. Buona organizzazione per un evento in via Dabbi che si concluderà alla fine del mese. Un tempo grande festa con tanti giochi tra i quali quella della rottura “di li pignateddi” dai quali uscivano regali di vario genere. Fino a qualche anno fa tali feste erano molto partecipate anche dai giovani che oggi hanno altri interessi tra cui quello di stare tutto il giorno a smanettare sui telefonini perdendo il senso del tempo e della realtà. Bella realtà sono queste iniziative e cioè allestire un altare nel mese di maggio in una strada. Questa tradizione è ricordata con nostalgia anche dalla famosa scrittrice alcamese Maria Sandias che dal balcone della sua abitazione della via Amendola ammirava altare mariano sottostante. La tradizione è la trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memorie, notizie, testimonianze. E senza memoria non ci può essere futuro.
Via Dabbi ad Alcamo, altare mariano nel segno della tradizione
