Alpauno

Vescovo Miccichè, difesa chiede assoluzione: “Somme rendicontate alla CEI”

Quasi tre ore di arringa non sono bastate all’avvocato Mario Caputo per chiedere al tribunale di Trapani, presieduto da Franco Messia, l’assoluzione per l’ex vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, accusato di peculato, in particolar modo di avere distratto i fondi dell’8 X mille.  L’alto prelato, oggi vescovo emerito, nel 2012 venne rimosso dalla guida della chiesa trapanese da papa Benedetto XVI dopo il risultato dell’ispezione disposta dal Vaticano sui conti della Diocesi. La Procura ha chiesto per monsignor Miccichè una condanna a quattro anni e sei mesi. La difesa dell’avvocato Mario Caputo ha invece puntato sul semplice accesso, non effettuato dai Pm, al computer usato dall’economo della Diocesi per trovare i riscontri e che quindi nessuna somma avrebbe avuto destinazione diversa da quella sancita, opere di carità, assistenza al clero”.

Caputo ha anche rimesso in ballo la campagna mediatica di cui l’ex vescovo sarebbe stato vittima e partita da articoli relativi ad alcuni ammanchi dalle fondazioni diocesane Auxilium e Campanile. Monsignor Miccichè sotto processo perché, fra il 2009 e il 2012 circa 400 mila euro provenienti dalla Caritas, e tratti dall’8 per mille, finirono dagli appositi conti correnti a quello della Curia e da qui, secondo l’accusa, anche sul conto personale dell’ex vescovo di Trapani. Somme di cui avrebbero beneficiato pure i familiari dell’alto prelato per acquistare e ristrutturare pregiati immobili a Monreale e Palermo. “I rendiconti presentati alla Conferenza Episcopale Italiana sull’utilizzo dei fondi dell’8 per mille – ha detto nella sua arringa Mario Capito, avvocato difensore di Miccichè – sono stati sempre tutti approvati. Di sbagliato c’è soltanto l’aver riversato il denaro nel conto corrente della Curia”. Secondo la Procura invece quei fondi, una volta impiegati, non finivano nei rendiconti ufficiali inviati alla Cei. Anzi Miccichè avrebbe avuto un tenore di vita elevato e sfarzo, un pesante portafoglio titoli e proprietà immobiliari, come documentato dalle indagini della Guardia di Finanza.

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