Vergognose scritte sui Murales ad Alcamo

0
507

Erano state create per un concorso ma non era un concorso qualsiasi. Era il 23 maggio ad Alcamo di quest’anno e si trattava di ricordare, commemorare, l’evento tra i più luttuosi e vergognosi della storia della Sicilia moderna, la strage di Capaci, dove morirono, per una bomba ad altissimo potenziale nascosta sotto l’asfalto dell’autostrada, il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i cinque uomini della scorta. La vergogna si è ripetuta.

 

 

Alcuni buontemponi, ma anche delinquenti mentalmente, hanno scritto le parole mafia su uno dei murales sui volti di Peppino IMpastato e Paolo Borsellino ritratti insieme a Giovanni Falcone e Padre Puglisi. Si tratta di uno sfregio alla memoria, di una esaltazione di un fenomeno indecoroso per queste terre e sopratutto un’offesa a chi aveva organizzato la manifestazione ideologicamente partita da Piazza Falcone e Borsellino, una volta chiamata “Rimita”, a significare la residenza dello storico capomafia di Alcamo, Vincenzo Rimi. Un’offesa a chi aveva organizzato la manifestazione, diverse associazioni, a chi v’aveva partecipato e agli autori e artisiti oltre che ovviamente, alle persone idealmente rappresentate, dunque a tutta la Sicilia onesta.

 

 

Sono manifestazioni molto tristi che si erano già ripetute altre volte anche se raramente in altri luoghi siciliani dove esistono monumenti alla memoria dei caduti di mafia. Le scritte “Mafia” sono una firma ma, ovviamente magari sono ragazzi, e allora la questione è ancora peggiore perchè significa che le sacche di ignoranza esistono ancora, di insensibilità, e che c’è da lavorare molto.