Alpauno

Utenze ex EAS, ad Alcamo acqua una volta al mese. Famiglie esasperate e disperate

Ventiquattro giorni senz’acqua in occasione della precedente erogazione. 27 per quella attuale che comunque non ha ancora raggiunto alcune delle contrade servite, ad Alcamo, dall’ex condotta EAS. Insomma, bene che vada di questi tempi il trend è davvero drammatico: acqua dai rubinetti, più o meno, una volta al mese con erogazione che dura circa 24 ore. Esasperate le quasi 800 famiglie alcamesi sparpagliate fra le contrade Magazzinazzi, Bosco d’Alcamo, Scampati, Catanese e Gammara. Dovrebbero essere servite da circa 15 litri di acqua al secondo, acqua che però non arriva quasi mai con evidenti problemi igienici in questo periodo di grande caldo. Non esistono ovviamente cittadini di serie A e di serie B però anche in pieno centro abitato l’acqua arriva dopo dieci gironi, quando va bene.

L’incremento annunciato da Siciliacque e rilanciato dal sindaco Surdi in un incontro con la cittadinanza, non c’è mai stato. E’ rimasto soltanto sulla carta. Il ripristino del massimo del funzionamento del sistema di pompaggio di Cannizzaro deve ancora essere ultimato mentre sono fermi i lavori per il raddoppio della conduttura che, unificando le condotte da Dammusi e Cannizzaro, porta l’acqua ai serbatoi comunali. In tutto ciò chi la peggio sono le utenze dell’ex condotta EAS e quelle di Sant’Anna alta. I residenti, esasperati, hanno provato a contattare, più volte, il gabinetto del sindaco ed hanno ricevuto l’invito a prenotare e pagare le autobotti così come prevede il servizio integrato.  I problemi per quella condotta che serve la zona nord-ovest di Alcamo cominciarono, ovviamente, con la liquidazione coatta dell’Ente Acquedotti Siciliani e poi con il braccio di ferro fra il comune di Castellammare del Golfo, da dove venivano aperte le saracinesche, e quello di Alcamo. Una querelle lunga e spinosa che si risolse, dopo che il sindaco della cittadina del Golfo vietò all’impiegato di utilizzare l’auto del comune per attivare gli impianti in territorio di Alcamo, nel luglio del 2020 con un’ordinanza del sindaco Domenico Surdi. Da allora, però, i problemi non sono mai stati risolti. Quelle utenze, circa 800, sono sempre le ultime a ricevere l’acqua ed a subire turni di attesa lunghissimi.

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