Università di Palermo, in ingegneria occhiali 3D per didattica immersiva

0
83

Un paio di occhiali di alta tecnologia per la “didattica immersiva”, cioè attraverso la realtà virtuale ed aumentata. L’Università di Palermo è tra i primi atenei in Italia a puntare sulla nuova frontiera di una metodologia metacognitiva, che consentirà ad esempio a uno studente di Ingegneria di vedere in realtà aumentata le componenti di un motore, oppure a uno studente di Medicina di simulare un’operazione su un organo del corpo umano.  “Le soluzioni tecnologiche nell’educazione e nella formazione sono chiare. La realtà mista sta diventando sempre più prevalente nel campo dell’apprendimento e nella costruzione della conoscenza – dice il rettore Massimo Midiri – Vogliamo sviluppare un approccio accademico innovativo dove fisico e digitale si integrano e coesistono in modo non convenzionale, dando vita a percorsi innovativi dalle maggiori potenzialità di contenuti”. Il progetto che prevede in una prima fase un investimento di 150mila euro per sei caschi, è in partnership con Microsoft Italia, che ha messo a punto la “Mixed Reality” e consentirà all’ateneo di sperimentare le potenzialità dei cosiddetti “mondi virtuali”, gli ambienti 3D simulati dal computer, con i quali gli utenti possono esplorare ambientazioni, contribuire a realizzarle, partecipare e progettare attività, comunicare con altri utenti, esplorando in questo modo nuove frontiere dell’apprendimento impensabili da raggiungere con strumenti ordinari e tradizionali.