Unitalsi, Alcamo-Castellammare, donato da emigranti americani un pulmino

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L’Unitalsi di Alcamo-Castellammare ha finalmente coronato il sogno di avere un proprio pulmino. L’automezzo è stato benedetto davanti la chiesa della parrocchia Cappuccini-Sant’Anna dal parroco don Salvatore Grignano. L’acquisto è stato possibile grazie alla raccolta dei fondi di circoli castellammaresi di New York. E durante la cerimonia c’è stato il collegamento audio-video con Carmelo Di Lorenzo, imprenditore castellammarese, che vive a New York, che ha coordinato i vari club nella raccolta della somma necessaria per dotare l’Unitalsi Alcamo-Castellammare del pulmino che ha nove posti e tutti i meccanismi per portare a bordo due ammalati in carrozzina. Il ringraziamento e l’importanza di avere a disposizione il pulmino è stato manifestato da Giuseppa Ernandes, responsabile del gruppo Alcamo- Castellammare. Nella cittadina del Golfo si trova la sede che è in via Segesta (Palazzo Quadrifoglio). Il gruppo è nato 15 anni fa ad Alcamo per iniziativa di Giuseppa Ernandes, Enza Campo e Franca Coppola. L’Unitalsi è stata fondata nel 1903. Come associazione cura il trasporto e assistenza degli ammalati a Lourdes e presso altri santuari mariani. Una cinquantina le persone che fanno parte dell’associazione che assiste ammalati, venticinque: 13 di Alcamo e 12 di Castellammare. Si occupa anche di occasionale assistenza domiciliare, di organizzare soggiorni estivi ed invernali, di programmare incontri di solidarietà ed altri eventi per aiutare gli ammalati e famigliari. Tra i prossimi impegni un pellegrinaggio a Lourdes, il 13 ottobre gita a Monreale, il primo dicembre la Giornata di adesione per rinnovare la missione, il sette e otto dicembre vendita di presepi in cioccolato davanti la chiesa Cappuccini Sant’Anna di Alcamo e Santa Rita di Castellammare. Il 21 dicembre pranzo di Natale in un locale di Trapani, città in cui ha sede la sottosezione. Si prevede la partecipazione di 400 persone tra soci, ammalati e loro famigliari. L’Unitalsi svolge anche servizio civile e i loro soci sono facilmente distinguibili, perché in divisa, durate le processioni spingono carrozzine.