Alpauno

Un solo medico al P.S. di Trapani, carenze anche altrove. Non solo per la pandemia

Locali strapieni, lunghe code, attese snervanti, polemiche e proteste. E’ quasi costantemente caos al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani dove la situazione ha superato il livello di guardia. Anche il sindacato della CGIL è sceso sul piede di guerra sottolineando come non si stia molto meglio negli altri ospedali della provincia. Nell’area di emergenza del nosocomio trapanese c’è soltanto un medico in servizio per un turno che dura 12 ore. Mezza giornata ad operare da solo con la conseguenza che a farne le spese sono i pazienti lasciati spesso senza i necessari interventi. E questo capita proprio in piena stagione estiva quando la presenza di turisti, sia italiani, sia stranieri, fa aumentare considerevolmente il bacino d’utenza dell’area di emergenza del Sant’Antonio Abate.

La media giornaliera di accessi al pronto soccorso è di ottanta utenti che diventano, però, più numerosi soprattutto nelle giornate di caldo afoso quando si accusano facilmente malori che colpiscono soprattutto le persone anziane. Nonostante i solleciti, le prese di posizione dei sindacati di categoria, nessuno finora ha provveduto a rimboccarsi le maniche per far uscire il pronto soccorso dell’ospedale di Trapani, diventato ormai terra di nessuno, dall’emergenza in cui è piombato. Terra di nessuno anche perché. Sia a Trapani che negli altri ospedali, medici e infermieri subiscono sempre più spesso le escandescenze di alcolizzati, tossicodipendenti o delinquenti in genere.

Da tempo sono stati aboliti dovunque i posti di polizia all’interno dei presidi ospedalieri.  I vertici aziendali dell’ASP finora sono rimasti sordi alle istanze di medici e infermieri. La sanità trapanese è quasi allo stremo e non soltanto per la pandemia. Anche l’ospedale di Alcamo ha accusato e accusa gravissime carenze di personale. Adesso è arrivato il nuovo commissario dell’ASP di Trapani che ha preso il posto del dimissionario Paolo Zappalà. Si chiama Vincenzo Spera, un cognome che calza a pennello. Si Spera che riesca nell’intento di risollevare il sistema.

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