Alpauno

Truffa sul gasolio agricolo, indagato anche un partinicese di 35 anni

L’indagine è partita dalla procura di Catania, e non è la prima che dalla procura etnea raggiunge aziende e depositi di carburanti del palermitano e del trapanese. Fra gli indagati dell’organizzazione criminale che realizzava ingenti profitti vendendo su larga scala gasolio agricolo in tutta la Sicilia, evadendo Iva e accise, smantellata dall’operazione “Green diesel”, anche il partinicese Marco Lo Cascio di 35 anni. La Guardia di Finanza, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, hanno condotto accertamenti mirati che da Catania hanno raggiunto anche la provincia di Palermo.

Sono 14 le misure cautelari applicate e 15 gli indagati. Le accuse riguardano: associazione a delinquere, sottrazione fraudolenta all’accertamento e al pagamento delle accise su prodotti energetici, emissione di fatture per operazioni inesistenti, frode in commercio e autoriciclaggio. Le indagini hanno svelato un gruppo criminale che operava su vasta scala in tutta la Sicilia. L’organizzazione era specializzata nella commercializzazione di grossi quantitativi di gasolio agevolato per uso agricolo, evadendo l’Iva e le accise. Questo prodotto, destinato all’agricoltura, beneficia infatti di un’aliquota Iva ridotta al 10% rispetto al 22% ordinario e di accise inferiori di 50 centesimi al litro. Costi nettamente inferiori rispetto ai normali prezzi di mercato. Il sistema di frode prevedeva l’acquisto di gasolio agricolo da parte delle società “G & G s.r.l.” di Palermo e “D.I. Marte Petroli” di Catania che poi veniva destinato a usi soggetti a maggiore imposta, come l’autotrazione, e quindi con ingenti guadagni.

Le indagini hanno ricostruito un sistema in cui la società palermitana, dopo aver acquistato il gasolio agevolato, lo cedeva a una società “cartiera” priva di deposito e struttura organizzativa. Poi veniva rivenduto in nero come gasolio da autotrazione, a prezzi concorrenziali. Inoltre, la G&G, per abbattere i ricavi e il debito Iva derivanti dalle vendite fittizie riceveva fatture per operazioni inesistenti da “Fast Fuel S.r.l.” e “Gold Black S.r.l.”, gestite dal partinicese Marco Lo Cascio, 35 anni, e Giuseppe Pietro La Quatra, di 34 anni.

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