TRAPPETO. Già iniziata la pulizia delle spiagge nel territorio trappetese. Nello scorso fine settimana, in questo lungo week-end di festività appena trascorso, le ruspe si sono messe al lavoro in tutte e due i tratti di spiaggia balneabili: alla “Ciammarita” e al “Casello”, già presi d’assalto dai bagnanti in questi scampoli di giornate calde e assolate che hanno anche regalato uno specchio di mare limpido. I grandi mezzi meccanici, messi a disposizione dalla ditta a cui il Comune ha affidato l’appalto, hanno ripulito gli arenili da cumuli di rifiuti, alghe e canneti che si erano accumulati nel corso del periodo invernale. Ad essere rimosse decine di tonnellate di rifiuti di ogni genere che hanno permesso di ridare “luce” ad una battigia che si era ridotta a non essere praticamente più fruibile. Nel contempo si sta anche risolvendo un problema che per Trappeto era diventato atavico nella zona del “Casello” dove anni addietro si era verificato il crollo di parte del costone, tanto da costringere il Comune e tutti gli enti preposti a emettere ordinanze di chiusura del tratto al transito veicolare e pedonale perché a rischio crolli. L’area è stata quindi transennata, con chiusura non solo del posteggio ma con divieto anche di installazione degli stabilimenti balneari. L’amministrazione comunale annuncia che il problema è in via di risoluzione: “Quando due anni fa ci siamo insediati – sostiene l’assessore all’Ambiente Salvo Randazzo – abbiamo trovato una situazione di grave pericolo con possibili distacchi di massi dal costone. Noi ci siamo subito attivati e grazie ad un finanziamento si è provveduto a mettere in sicurezza l’area. In questi giorni il sindaco ritirerà l’ordinanza di chiusura e si potrà riaccedere tranquillamente. I lidi potranno riaprire e questo è per l’amministrazione motivo di soddisfazione per aver sanato una situazione ereditata e che perdurava ormai da anni”. Nello specifico a stanziare le somme per il consolidamento del costone è stato l’assessorato regionale alle Infrastrutture che ha garantito 187 mila euro. La porzione del parcheggio sottostante al costone a rischio frana è stata recintata per evitare che si possano posteggiare auto o possano passare anche i bagnanti a piedi. In questi anni i disagi in questo tratto di costa non sono stati indifferenti: non solo per i tanti turisti che hanno deciso abbandonare Trappeto perché il raggiungimento della spiaggia era eccessivamente scomodo, ma anche per il giro di d’affari che è venuto meno dal momento che non è stato possibile installare nuovi stabilimenti, che avrebbero portato soldi all’imprenditore così come al Comune per l’occupazione del suolo pubblico.
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